L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, e quello di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding (MoU) per collaborare nel campo della Ricerca & Sviluppo, compresi eventuali studi di fattibilità, nell’ambito dei sistemi energetici e in particolare della catena per la valorizzazione del gas naturale.
Le intese, dal contenuto fortemente innovativo e di particolare importanza industriale, sono volte allo studio di progetti per lo sviluppo sostenibile e al sostegno dell’utilizzo del gas per trasporto. Prevedono infatti potenziali collaborazioni che spaziano dalla filiera GNL (Gas Naturale Liquefatto), alla catena di trasporto del gas naturale, ai sistemi per la valorizzazione del gas, sino ad arrivare a progetti di piattaforme galleggianti per la produzione offshore e la valutazione di progetti energetici a ridotto impatto ambientale.
Nell’ambito dell’intesa siglata oggi Fincantieri avrà modo di far leva sulle proprie competenze e tecnologie al fine di collaborare con Eni sia in Italia che all’Estero.
Fincantieri acquisisce le quote di maggioranza delle azioni di “STX France”
La società ha comunicato alcuni giorni fa di aver firmato oggi l’accordo di compravendita per l’acquisizione del 66,66% del capitale di STX France dal suo attuale azionista STX Europe AS (“STX Europe”). L’accordo prevede un prezzo di acquisto per la quota oggetto dell’operazione di 79,5 milioni di euro, che la società pagherà tramite risorse finanziarie disponibili. Il closing sarà soggetto alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni.
Sulla base dell’Heads of Terms firmato il 12 aprile scorso proseguono le negoziazioni tra Fincantieri e lo Stato francese per finalizzare gli accordi di governance tra i futuri azionisti di STX France.
Attraverso questa partnership industriale, Fincantieri e STX France creeranno un leader globale in tutti i settori ad alta tecnologia della navalmeccanica. La perfetta complementarietà delle attività crocieristiche e dei prodotti di Fincantieri e di STX France, infatti, consentirebbe alle due società di servire tutti i clienti e i mercati finali, generando valore non solo per gli azionisti, ma anche per i dipendenti e i rispettivi network di fornitori.