Emergenza camorra a Napoli, Gabrielli: “Incombono minacce presenti e passate”

In arrivo a Napoli uomini e mezzi da integrare alle forze di polizia impegnate sul territorio. Resta alto il livello di attenzione del governo rispetto alla escalation di violenza

franco gabrielli napoli“Questo è un momento particolarmente complicato dove incombono minacce presenti e passate, dalla criminalità alle vicende di Napoli”. Questo il commento del capo della polizia Franco Gabrielli sull’emergenza sicurezza che in 2 giorni ha fatto registrare 6 morti ammazzati a Napoli e in provincia.




Resta alto il livello di attenzione del governo rispetto alla escalation di violenza che si registra sul territorio del capoluogo campano. La conferma è arrivata ieri mattina, con la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà oggi in Prefettura.

Una situazione ormai insostenibile che mette seriamente a repentaglio l’incolumità dei cittadini. In arrivo a Napoli uomini e mezzi da integrare alle forze di polizia impegnate sul territorio. Risorse da aggiungere a quelle già in campo contro micro e macrocriminalità.

L’ordine del giorno prevede un argomento centrale: verrà affrontata la situazione alla luce della recrudescenza criminale a Napoli e in provincia analizzando la situazione e concertando ulteriori forme di azione di contrasto e di controllo del territorio.

Napoli: nuovi scenari di camorra

Prenderebbe sempre più consistenza l’ipotesi investigativa dal nostro giornale avanzata mesi addietro in merito a nuovi scenari in casa camorra che avrebbero fatto saltare tutti i vecchi equilibri del sistema. Negli ultimi mesi la Sanità e il rione Traiano, dove da settimane l’azione delle forze dell’ordine non dà tregua ai clan, sono stati teatro di stese, intimidazioni e agguati: adesso c’è il rischio che gli scontri si spostino su altre zone della città e dell’hinterland altamente popolate.

Occorre agire e in fretta: questo le istituzioni lo sanno bene e per questo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi parlerebbero di imminenti blitz nei punti caldi del territorio al fine di prevenire e stroncare sul nascere l’ennesimo conflitto di camorra. Troppi morti ammazzati a sporcare l’immagine di una città che da sempre subisce le angherie del crimine organizzato, nelle tante sfumature che lo contraddistinguono e in ogni strato della società.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.