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Napoli, fermati dalle forze dell’ordine puntano la pistola: 3 arrestati a Miano

napoli miano duplice omicidioFermati dalla polizia per un controllo nel quartiere di Napoli di Miano hanno tentato la fuga ma sono stati arrestati. Due di loro non hanno esitato a puntare una pistola all’indirizzo di alcuni carabinieri che li stavano inseguendo.

In manette sono finiti Alessio Sepe, di 20 anni, Luca Gallotta di 25 e Raffaele Petriccione di 19. I tre erano a bordo di una vettura che è stata fermata da una pattuglia della polizia in via Janfolla.




Dopo il duplice omicidio, avvenuto sabato scorso, di Carlo Nappello e di suo nipote, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli. Non appena i poliziotti si sono avvicinati alla macchina, i tre si sono dati alla fuga.

Gli agenti però sono riusciti a bloccare subito Alessio Sepe. Due pattuglie in borghese dei carabinieri si sono messe all’inseguimento degli altri due, poi identificati in Luca Gallotta e Raffaele Petriccione, che nel tentativo di guadagnare la fuga hanno puntato una pistola contro i militari ma sono stati bloccati poco più avanti.

Napoli: alta tensione negli ambienti malavitosi

Tre arresti che testimoniano il livello di tensione negli ambienti malavitosi della zona: i fermati erano armati il che vuol dire che temevano per la propria incolumità o erano alla ricerca di qualche avversario da stendere. Ormai siamo in piena guerra di camorra e c’è da aspettarsi di tutto: gli ex ras dei Lo Russo (alias i Capitoni di Miano) temendo di finire nel mirino dei killer nemici girerebbero armati tentando di lasciare i luoghi e sparire nel più breve tempo possibile.

Troppi tradimenti, passaggi di fronte e complicità sottobanco per potersi fidare di qualcuno in un sistema che ha violato ormai tutte le vecchie regole di camorra. Le forze dell’ordine presidiano ininterrottamente i luoghi al fine di prevenire stese e agguati: un lavoro oneroso complicato ulteriormente dal muro di omertà che ancora protegge i criminali in certi contesti.

I cittadini vivono ormai nell’incubo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato: di fronte camorristi senza scrupoli pronti a puntare un’arma contro le stese forze di polizia al minimo segnale di pericolo. Della serie: Napoli resta tristemente zona di guerra.

Alfonso Maria Liguori

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