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Così Napoli celebra il 71simo anniversario della Festa della Repubblica

festa della repubblica NapoliAnche quest’anno Napoli si prepara alle celebrazioni in occasione della Festa della repubblica giunta al suo 71° anniversario.

La festa si celebra il 2 giugno perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli italiani, dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia (compreso il ventennio nero della dittatura fascista), scelsero di far diventare l’Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la Monarchia.

Fu per l’Italia la prima volta in cui il voto avvenne a suffragio universale, vedendo anche la partecipazione delle donne.

I risultati ufficiali furono annunciati il 18 giugno, e fu quel giorno che la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana: 12.718.641 di italiani votarono a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia, 1.498.136 furono le schede scheda bianche o nulle.

Gli esordi della Festa della Repubblica

Celebrata per la prima volta nel 1948, in cui si fissò la data del 2 giugno fino al 1977, anno in cui a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo, si decise che da quel momento in poi la Festa della Repubblica sarebbe stata ricordata ogni anno la prima domenica di giugno.

Dal 2000 il secondo governo Amato ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni.

A Napoli, alla presenza delle massime autorità civili, e religiose, tra cui  il sindaco Luigi de Magistris, il questore Antonio de Jesu, il prefetto Carmela Pagano ed il cardinale Crescenzio Sepe, nonché delle massime autorità militari, la celebrazione si articolerà in due momenti.

Alle ore 9 e 50, presso il Mausoleo di Posillipo, avverrà la deposizione delle corone, in piazza del Plebiscito, alle ore 10 e 30 la “Cerimonia dell’Alzabandiera”.

Autorità presenti

Saranno presenti alle cerimonie pensate per la Festa della repubblica le massime autorità militari delle diverse forze armate e dell’ordine locali, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, l’Esercito, la Marina e l’Aeronautica Militare, i cui uomini saranno schierati solennemente per l’evento commemorativo.

Con particolare riguardo a Napoli furono proprio le forze dell’ordine a limitare i danni ed evitare il peggio nelle giornate tra la il 3 ed il 10 giugno in cui nella città diverse furono le rimostranze contro l’esito del referendum.

Presenti altresì le Associazioni combattentistiche e d’Arma locali, a testimonianza degli altissimi ideali e valori rappresentati dalla ricorrenza, in quanto rappresentati della storia e della memoria  dei diversi corpi.

Tra gli altri, l’Istituto Nastro Azzurro, presieduto dal Colonnello  Pasquale Parente,  l’Associazione nazionale marinai d’Italia, L’associazione nazionale carabinieri, presieduta dal generale di corpo d’armata Domenico Cagnazzo, L’Associazione arma aeronautica, presieduta dal  maresciallo luogotenete Enrico Annunziata, l’Associazione nazionale polizia di Stato, presieduta dal commissario rds Luigi Gallo, l’ Associazione nazionale guardia di finanza, presieduta  dal sottotenente  Augusto Avarone.

Non mancheranno le Associazioni nazionali: bersaglieri, alpini, paracadutisti , arma di cavalleria e artiglieri, nonché l’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra, l’Associazione nazionale combattenti e reduci, l’Associazione nazionale volontari di guerra, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, l’Opera nazionale caduti senza croce, l’Unione nazionale mutilati per servizio, l’Unione nazionale ufficiali in congedo, l’Associazione nazionale Arditi d’Italia, l’Unione nazionale sottufficiali in congedo.

E ancora. l’Associazione nazionale ex internati, l’Associazione nazionale vittime civili di guerra, l’Associazione nazionale ufficiali provenienti dal servizio attivo, l’Associazione nazionale combattenti italiani in Spagna, l’Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon, presieduta dal comandante e avvocato Gerardo Mariano.

Giovanni Di Rubba

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