Mercato del falso: smantellata fabbrica che riproduceva capi d’abbigliamento

Diverse e note le marche imitate per un valore sul mercato nero stimato attorno al mezzo milione. Il mercato del falso produce imitazioni che talvolta non si fermano ai mercatini ma giungono anche in negozi

mercato del falsoMercato del falso a Giugliano. I carabinieri del luogo, in collaborazione con i loro colleghi della Stazione di Qualiano, hanno scoperto e sequestrato una fabbrica di indumenti falsi.

Diversi i marchi prestigiosi imitati. E’ accaduto nel pomeriggio di oggi a Giugliano, in una traversa di via Ponte Riccio. Il valore del materiale sequestrato, migliaia di capi tra vestiario e calzature oltre a macchinari, si stima attorno al mezzo milione di euro. Una consistente steccata al mercato del falso.

Si trovava in un seminterrato. Un opificio a tutti gli effetti. All’interno borse, scarpe, teli da mare, tute, portafogli, tutti rigorosamente taroccati.

Nell’opificio avveniva solo l’apposizione dei marchi. Ed infatti nel garage era presente un odore acre di colla e pittura. I carabinieri hanno ovviamente messo tutto sotto sequestro.

Funzione dell’opificio nel mercato del falso

La merce aveva un valore di circa 500 mila euro. Sotto chiave 1700 capi di abbigliamento; 2730 capi e accessori (leggings, maglie, canotte, pantaloncini, costumi, borse, borsellini, ciabatte) su cui la griffe sarebbe stata apposta a breve con colle dannose per la salute, oltre che punzonatrici, un forno per l’asciugatura, una macchina da cucire, un macchinario per la stampa a inchiostro freddo e ancora clichè e punzoni per la realizzazione dei marchi contraffatti.

L’entroterra napoletano non è nuovo al mercato del falso.

Sulle pareti all’interno della fabbrica abusiva comparivano anche scritte recanti istruzioni per riprodurre al meglio i capi. Sei i responsabili individuati dai militari dell’Arma. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti.

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