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Volla: la politica bocciò il bilancio di Viscovo, il commissario lo approva

andrea viscovo

Con delibera n.2 del 30 maggio 2017 il Commissario ad acta dr.ssa Maria Rosaria Ingegno ha approvato lo Schema di Bilancio di Previsione 2017 – 2019, Nota Integrativa, DUP e documenti allegati.

Se si guarda lo schema di bilancio è evidente che è praticamente quello presentato dall’Assessore Vincenzo Del Vecchio e dalla Giunta Viscovo, con esclusione delle spese dedicate al Natale. Il Bilancio bocciato a Viscovo non ha quindi subito variazioni da parte del commissario ad acta.

“Non c’è nulla da aggiungere – ha commentato Andrea Viscovo – lo stesso risultato poteva essere ottenuto il 26 aprile se i consiglieri che hanno espresso parere sfavorevole avessero avuto a cuore il bene del Comune di Volla e dei vollesi invece di avere come unico scopo di mandare a casa un’amministrazione che in tempi ridotti, in soli dieci mesi, ha dovuto far fronte alle emergenze e cercare di gettare le basi per una programmazione concreta, basata sia sulle necessità che sulla fattibilità degli interventi da attuare.

Chi ha votato contro in consiglio comunale oggi più che ieri – ha aggiunto l’ex sindaco – deve spiegare le motivazioni e dire le verità ai cittadini. La mia amministrazione, con serietà, senza lamentarsi e senza gettare le responsabilità sulle amministrazioni precedenti, ha cercato di attuare misure per dare un segnale di cambiamento.

Cambiamento nel nuovo modo di affrontare le decisioni, con professionalità, competenza, determinazione e soprattutto dedizione e disponibilità. Aspetti che da più parti sono stati e sono apprezzati, certamente non da chi ha fatto richiesta di falsa e parziale condivisione per continuare a trattare i cittadini come spettatori e non attori principali della vita politica. L’abbiamo fatto con determinazione – conclude Viscovo – procederemo con la stessa dedizione per Volla e con i vollesi saremo sempre a disposizione se chiamati a farlo.

Grazie a chi continua a sostenerci, a chi non si sofferma sugli aggi o agi, a chi crede che il cambiamento è irreversibile”.

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