Marano: avrebbe violentato un 13enne, arrestato 67enne

L'uomo, marito della donna delle pulizie della famiglia della vittima, accompagnava spesso la moglie al lavoro

marano violenza orcoAncora storie di presunti orchi, ancora violenze su minori: questa volta teatro dell’ennesima vergognosa vicenda Marano, dove i carabinieri hanno arrestato un 67enne con l’accusa di aver molestato sessualmente un 13enne.




L’ordinanza di custodia cautelare nei suoi riguardi è stata emessa dal gip di Napoli Nord. Il giudice ha ritenuto esaurienti le indagini dei militari, iniziate dopo la denuncia sporta dalla madre. Il ragazzino aveva raccontato alla donna di cose strane fattegli dal pensionato.

L’uomo, marito della donna delle pulizie della famiglia, accompagnava spesso la moglie al lavoro. Il reato sarebbe stato compiuto proprio nell’abitazione del giovanissimo. Una brutta vicenda che accende ancora una volta i riflettori sulla violenza usata contro minori da individui senza scrupoli spesso conosciuti dalle famiglie e apparentemente irreprensibili.

Questo dato non sarebbe da sottovalutare se si pensa che in molti casi il cosiddetto orco è presente proprio all’interno dello stesso nucleo familiare, tra parenti stretti o amici pseudo fidati. Inimmaginabile il danno provato ad un minore da violenze che non hanno alcuna attenuante o giustificazione.

Molti schieramenti politici hanno in passato chiesto l’inasprimento delle pene previste per determinati reati e la certezza che i responsabili le scontino poi senza beneficiare di alcuna riduzione. Ad oggi non sempre, purtroppo, le cose vanno così. Inspiegabilmente le famiglie dopo aver vissuto una vera e propria tragedia si ritrovano l’aguzzino in libertà o ai domiciliari dopo poco tempo perdendo inevitabilmente fiducia nelle Istituzioni e nella Giustizia.

Lo Stato è l’unico vero referente per ogni onesto cittadino: in tal senso però chi governa centralmente il Paese non può e non deve mostrarsi sordo alle richieste di genitori che chiedono giustizia non vendetta per quanto subito dai proprio cari. Della serie: basta con il garantismo ad oltranza, certi reati vanno puniti in modo esemplare e in tempi utili.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.