Napoli, nuovo colpo al clan Nappello: arrestati 5 rapinatori

Particolarmente significativo è che tra i destinatari dello steso provvedimento ci fosse Carlo Nappello 44 anni, ucciso lo scorso 27 maggio in un agguato camorristico in Miano

clan nappello rapinatoriProseguono incessanti le indagini della polizia di stato del Commissariato Scampia nei confronti di elementi appartenenti all’organizzazione camorristica dei Nappello. Lo scorso 25 maggio vennero arrestati 6 estorsori, ieri sono stati assicurati alla giustizia 5 rapinatori riconducibili alla stessa fazione malavitosa.




I poliziotti del commissariato e della Squadra Mobile partenopea, dopo un’articolata indagine tesa all’individuazione dei soggetti operanti nel territorio di Miano nel campo delle rapine, collaborati da agenti del Reparto Prevenzione e Crimine Campania, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Eliana Franco, a seguito delle indagini coordinate dai PM Loreto, Parascandolo e Capuano della DDA di Napoli, nei confronti di: Michele Menna, 22anni, Pasquale Palma, 36anni, Pasquale Limatola, 37 anni, Pasquale Flagiello, 32 anni, Gennaro Ruggero detto “a cannola” 48anni, tutti censurati e affiliati al gruppo camorristico dei Nappello , attivo nel quartiere.

Particolarmente significativo è che tra i destinatari dello steso provvedimento ci fosse Carlo Nappello 44 anni, ucciso lo scorso 27 maggio in un agguato camorristico in Miano. Le investigazioni, sostenute dalle risultanze di attività tecniche e dalle immagini estrapolate da telecamere di videosorveglianza, hanno consentito di ricostruire il modus operandi dei rapinatori, che con efferatezza ed uso delle armi ed avvalendosi del metodo intimidatorio tipico delle consorterie criminali di stampo camorristico si erano resi autori di una rapina ad un esercizio commerciale nel settembre del 2016.

I rapinatori indossando caschi e passamontagna ed impugnando delle pistole presero in ostaggio una dipendente per poi svuotare le casse per un bottino di 25.000 euro. Gli arresti sono stati tutti associati alla struttura circondariale di Secondigliano.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.