Nello specifico i Baschi Verdi, dopo giorni di appostamenti e pedinamenti, hanno individuato la sede di una struttura, organizzata per gestire l’intera catena di lavorazione delle tomaie e delle suole in gomma, passando per l’assemblaggio, fino all’ultimazione del prodotto con l’apposizione, mediante cliché contraffatti del marchio.
Il servizio è proseguito a seguito dell’avvenuto furto, ad opera di ignoti, dei costosi macchinari sequestrati nell’ambito delle attività eseguite nel primo opificio: dopo approfondite investigazioni, infatti, i finanzieri sono riusciti a rintracciare gli autori del furto, riorganizzatisi in altre località ma sempre dediti alla contraffazione con gli stessi macchinari già oggetto di sequestro.
Al termine del servizio, 15 persone, tutte esperte nel settore manifatturiero, sono state denunciate all’autorità giudiziaria competente per il reato di contraffazione. Lotta a tutto campo della GdF al contrabbando e alla contraffazione: un business da capogiro per il sistema che impiegherebbe un numero considerevole di affiliati nel redditizio mercato nero.
Scarpe, abbigliamento, occhiali, borse, cappelli: tutto regolarmente falso ma imitato, in alcuni casi, talmente bene da trarre in inganno anche un addetto ai lavori. Il danno apportato al commercio regolare dalla contraffazione è enorme: commercianti e imprenditori spesso hanno denunciato alle autorità come in pieno centro a Napoli e nell’hinterland nei pressi delle regolari attività commerciali sostassero venditori abusivi con tanto di articoli griffati falsi.
Una situazione insostenibile che le forze dell’ordine, con particolare riferimento alla Guardia di Finanza, starebbero affrontando con concretezza e tempestività tutelando gli onesti contribuenti.
Alfonso Maria Liguori