Napoli, rapinata da uomini armati di pistola una negoziante di Barra

I malviventi l'hanno costretta a consegnare il denaro, 700 euro. Poi si sono allontanati a tutta velocità

rapina pollenaAncora rapine a Napoli: questa volta a finire nel mirino dei balordi una negoziante di Barra. La donna, che aveva appena abbassato la saracinesca della sua attività, è stata avvicinata da due uomini armati di pistola. I malviventi l’hanno costretta a consegnare il denaro, 700 euro. Poi si sono allontanati a tutta velocità.

Gli investigatori hanno esaminato le immagini registrate da alcuni sistemi di videosorveglianza e le verifiche sono ancora ora in corso per risalire ai responsabili del raid. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di una rapina studiata nei minimi dettagli.




Sale l’emergenza sicurezza nel quartiere: ormai saltati tutti i vecchi equilibri di camorra tra i clan molti pregiudicati per sbarcare il lunario si starebbero dando a furti e rapine messi a segno, nella stragrande maggioranza dei casi, ai danni di vittime dalle scarse possibilità di reazione, donne, anziani e diversamente abili.

Un dato che testimonia il livello infimo di certa gentaglia, l’assoluta mancanza di principi morali (in un certo senso presenti nella vecchia camorra) e la fame di chi cresciuto da sempre nell’illegalità è pronto a tutto pur di racimolare soldi e in fretta.

Il modus operandi della nuova camorra, composta da baby gang violente e ben articolate sul territorio, è radicalmente cambiato: si spara ovunque e contro chiunque a Napoli e nell’hinterland in maniera spesso approssimativa e chiassosa, alla maniera del Far West e in modo completamente diverso dalle esecuzioni mirate dei killer del sistema di una volta quando si colpiva solo chi si doveva stando attenti a non coinvolgere innocenti, donne e bambini.

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha pubblicamente dichiarato in più occasioni di essere deluso dall’atteggiamento del governo centrale che ha promesso molto sul fronte del potenziamento dei servizi di sicurezza in città ma, ad oggi, concretizzato molto poco.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteCamorra, sequestro da 3 milioni di euro per l’ex consigliere regionale Nicola Ferraro
SuccessivoProgetti Pon e scuola: “Infrastrutture e ambienti di approfondimento”
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.