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Traffico illegale di farmaci salvavita: 5 arresti a Napoli

Stamane nell’ambito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri del NAS di Napoli coadiuvati nella fase esecutiva da militari dell’Arma territoriale, hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli Nord.

I provvedimenti di custodia emessi per associazione a delinquere, riciclaggio, ricettazione e furto aggravato di farmaci hanno riguardato una rappresentante farmaceutico 46enne, un ex collega 47enne attualmente disoccupato, un 47enne e un 62enne entrambi trasportatori nel settore farmaceutico e infine un 43enne dipendente di un importante deposito farmaceutico ubicato nell’area orientale di Napoli.




Lo sviluppo delle indagini, partite dai movimenti illeciti di un informatore farmaceutico che proponeva a farmacisti l’acquisto di farmaci particolarmente costosi di provenienza illecita, ha consentito di sgominare un illegale commercio di prodotti anche salvavita. Per comprendere l’entità del giro d’affari va evidenziato che la merce nella disponibilità degli indagati aveva un valore di mercato complessivo di poco inferiore ad 1 milione di euro. E’ emerso inoltre che venivano commercializzate anche sostanze anabolizzanti.

Da tale commercio illegale è scaturita non solo una concorrenza illecita nei confronti delle attività regolari ma anche un’attività potenzialmente dannosa per la salute di quanti, ignari, avrebbero assunto medicinali depositati e conservati in ambienti non in regola con le normative vigenti in materia di preservazione dell’integrità e dell’efficacia del prodotto. Le indagini sono state condotte anche tramite intercettazioni e servizi di pedinamento.

In sintesi l’attività investigativa condotta da ottobre 2016 ad aprile 2017 ha portato a 45 perquisizioni , personali e locali, al sequestro di 5000 confezioni di specialità medicinali provento di furto oltre a numerose false fatture, computer e telefoni cellulari, all’arresto in flagranza di una delle persone coinvolte per detenzione di armi e munizioni da guerra (a casa del soggetto furono ritrovate e sequestrate un mitragliatore tipo UZI e 3 bombe a mano) e infine all’individuazione e deferimento alla Procura della Repubblica di 32 persone che, avario titolo, risultano coinvolte nell’attività criminosa descritta.

Alfonso Maria Liguori

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