Dopo l’ufficializzazione del ballottaggio, il candidato moderato ha convocato una conferenza stampa per discutere il voto di domenica 11 giugno.
Presenti anche il senatore Ciro Falanga e l’avvocato Massimo Lafranco. “Siamo riusciti a portarli al ballottaggio nonostante siano al governo ininterrottamente da 22 anni. Oltre la metà della città – ha attaccato -, sommando i nostri voti a quelli di Pierpaolo Telese e gli astenuti non vuole la loro riconferma. Nonostante in campagna elettorale abbiano fatto inaugurazioni in fila promettendo poi posti di lavoro, come per Pompei 2000, oltre la metà dei cittadini non li vuole più”.
Accanto al dato politico Alfieri ha poi evidenziato la questione dei duplicati delle tessere elettorali. “Oltre duemila tessere sono state richieste domenica e in particolare da residenti dello stesso quartiere e di alcuni rioni specifici della città. Un dato senza precedenti e su cui chiediamo a magistratura e forze dell’ordine di indagare. Chi ha pilotato questo movimento di massa di quasi il 10% degli aventi diritto? Centinaia e centinaia di persone dai rioni popolari sono arrivati in massa davanti all’ufficio elettorale. Chi li ha portati? Cosa sanno le forze dell’ordine di questo?”.
Il candidato sindaco ha poi denunciato anche “la mancanza di rispetto per le istituzioni del Pd. Nonostante lo scrutinio fosse ancora in corso il Pd tramite organi di stampa a loro vicini e la loro pagina Facebook hanno veicolato intenzionalmente il dato che avevano già vinto al primo turno. Un chiaro tentativo di inquinamento oltre che una mancanza di rispetto delle istituzioni. Il loro candidato sindaco, insieme al consigliere regionale che ne tiene i fili, ha cominciato a festeggiare fuori alla sede attirando gente e mettendo in scena una pantomima indegna di una democrazia e del popolo torrese”.
Gli ha fatto eco il senatore Falanga che ha sottolineato la “mancanza di rispetto del Pd verso Alfieri e le persone che l’hanno votato. Così come noi rispettiamo loro e le persone che li hanno votati, pretendiamo lo stesso. La politica ormai ha perso lo stile che aveva un tempo. È un dato culturale innegabile e non è questa la Torre che voglio per il futuro e non sono questi i politici che voglio per la mia Torre. Per questo sono seduto accanto a Ciro perché so che lui ha lo stile e il rispetto delle istituzioni che serve alla mia città”. Il senatore di Ala ha poi esortato Alfieri ad “indicare nei prossimi giorni la giunta che designerebbe in caso di vittoria invitando anche le eccellenze torresi a farsi avanti ed a farlo gratuitamente per lanciare un segnale alla cittadinanza”.
Lafranco è invece andato all’attacco sulla questione della seconda foce del Sarno. Ha sfidato “Ascione a prendere posizione su questa vicenda e a dire la verità ai suoi concittadini di Rovigliano. Deve dire che ha svenduto il loro quartiere agli interessi del Partito democratico e del suo sponsor Mario Casillo”.