Dell’uomo, un broker per l’importazione di droga da Olanda e Spagna, si erano perse le tracce a partire dal 2011. Nel 2015 era stato condannato con sentenza definitiva a 10 anni e 11 mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti.
I militari dell’Arma hanno scoperto che da più di 4 anni si era creato una seconda vita in Polonia, a Glogow, una cittadina di circa 70.000 abitanti al confine con la Germania. Viveva in Polonia sotto falso nome, insieme alla compagna e a una figlia di 4 anni, vendendo porta a porta elettrodomestici e prodotti di elettronica.
Quando i reparti speciali hanno fatto irruzione insieme ai Carabinieri si è rivolto a questi ultimi chiedendo se fossero della Pastrengo, la sede del nucleo Investigativo di Napoli. Dopo una risposta affermativa non ha nemmeno provato a usare i 2 documenti falsi che gli avevano consentito di avviare la seconda esistenza, risultata sconosciuta ai familiari italiani come la prima lo era alla compagna polacca, all’oscuro dei trascorsi giudiziari e incredula di quanto le è stato raccontato e del perché le stavano portando via il compagno.
Un’operazione che testimonia il livello qualitativo dell’intelligence dell’Arma: un successo dello Stato contro esponenti di spicco della camorra, un segnale forte per chi ancora crede di poter restare impunito scappando magari all’estero sotto falsa identità.
Alfonso Maria Liguori