A Scafati compie 25 anni l’Avo (associazione volontari ospedalieri) che, dal 1992 ad oggi, è presente quotidianamente sul territorio scafatese a fianco dei malati nei reparti attivi dell’ospedale Mauro Scarlato, così come nelle case di riposo “Carmine Borrelli” di Pompei e “Don Mosè Mascolo” di S. Antonio Abate, nella casa famiglia “Villa Rosamunda” di Angri e, in alcuni casi, a domicilio vicino agli ammalati scafatesi.
L’evento svoltosi oggi, sabato 17 giugno 2017, nell’auditorium di “Scafati Solidale” ha visto la partecipazione, oltre che dei volontari scafatesi, molti dei quali giovanissimi, anche la presenza dei volontari Avo di tante altre città campane e gli interventi del Vescovo di Nola, Francesco Marino, del direttore sanitario del Mauro Scarlato, Maurizio Maria D’Ambrosio, del funzionario comunale Vittorio Minneci e di padre Rosario Messina.
“Ciò che contraddistingue i volontari Avo – ci spiega la presidente dell’associazione, Elisabetta Russo, – è la voglia di essere sempre d’aiuto, vicini a chi soffre, portando speranza, sorrisi, conforto e calore umano. Ognuno ha un volontario Avo dentro di sé, bisogna solo avere il coraggio di farlo emergere. Ci auguriamo che per il futuro la nostra realtà possa continuare a crescere nel territorio, così come speriamo che la situazione del nostro ospedale possa risollevarsi portando all’apertura di nuovi reparti nel Mauro Scarlato, come prospettato dal direttore D’Ambrosio”.
I volontari Avo di Scafati, svolgono il loro servizio quotidianamente al fianco degli ammalati fuori e dentro le corsie delle strutture sanitarie. Attualmente sono oltre 100, uomini e donne, che hanno dai 18 agli 80 anni e che formano l’esercito degli “angeli delle corsie” che gratuitamente dedicano parte del loro tempo nelle attività dell’Avo Scafati.
Raffaele Cirillo