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Spari in luogo pubblico a Napoli: arrestato 37enne dalla polizia

La Polizia di Stato ha arrestato Giovanni Gargiulo, 37enne napoletano, con precedenti di polizia, per i reati di porto abusivo di arma comune da sparo clandestina, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e spari in luogo pubblico.

Poco prima delle 21.00 di ieri sera, i poliziotti della sezione antirapina della Squadra Mobile partenopea, transitando in Corso Sirena, hanno udito l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco e gente scappare in diverse direzioni.




Successivamente gli agenti hanno notato un uomo che impugnava una pistola: alla richiesta degli operatori dell’ordine di gettare l’arma e arrendersi l’individuo tentava di salire a bordo di un motociclo parcheggiato a pochi metri da lui.

Gli agenti l’hanno raggiunto e con non poca difficoltà dopo una breve ma intensa colluttazione l’hanno bloccato disarmandolo. L’uomo è stato arrestato. Sequestrata la pistola, una semiautomatica Beretta cal. 22LR, con caricatore contenete 7 cartucce.

Sul selciato è stato poi ritrovato un bossolo dello stesso calibro . La pistola dai primi controlli è risultata essere clandestina. La Polizia ha inoltre sottoposto a sequestro lo scooter, un Kymco People 205cc., appartenente all’uomo.

I poliziotti su disposizione dell’Autorità Giudiziaria hanno condotto l’uomo presso il carcere di Poggioreale. Solo la professionalità e la rapidità d’intervento delle uniformi di Stato ha evitato che l’accaduto si tramutasse in tragedia. Sono tutt’ora in corsa indagini per stabilire l’esatta dinamica dei fatti e il movente.

La tensione nella zona resta altissima: i cittadini vivono nel timore di finire per caso al posto sbagliato nel momento sbagliato. Le istituzioni hanno potenziato il monitoraggio dei luoghi negli ultimi tempi al fine di prevenire e reprimere sul nascere stese e agguati. Un segnale importante per una città che fatica vistosamente a fronteggiare l’ennesimo assalto di un sistema sempre più cinico, capace di colpire ovunque e chiunque a Napoli e nell’hinterland.

Alfonso Maria Liguori

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