Il musicista e compositore Angelo Vitaliano, talento originario di Napoli, città dove effettua gli studi fondamentali di pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, ha recentemente debuttato con l’opera: “Alice, flusso cosciente di Musica e Parole”.
“Alice è una forma d’arte a 360 gradi, un’opera teatrale, un concerto, un’installazione cinematografica e multimediale-ci racconta il compositore-. Ispirata solo all’ inizio alle avventure fantastiche di Carroll, poi è diventata il mezzo per raccontare qualcosa di molto personale. Rappresentare e dare un senso a ciò che si ha in mente ha permesso di vivere una divertente esperienza, piacevole per tutti coloro che hanno collaborato.”
“Alice è un singspiel multimediale, una rappresentazione teatrale che si avvale di musica, canto e recitazione di prosa, con l’aggiunta di un ulteriore piano espressivo: la cinematografia, l’installazione di video-mapping. Al centro della scena vi sono tre musicisti, esecutori d’improvvisazioni sonore su materiale tematico precedentemente stabilito, eppur plasmato di volta in volta. Insieme ai tre musicisti abbiamo in scena un attore/narratore che funge da mediante fra il pubblico e il monolite musica/immagini. Suo il compito di anticipare con la parola quello che accade in musica e in video, insomma è l’elemento di contatto e comunicazione che travalica la quarta parete. Infine, abbiamo la sezione delle proiezioni, il video-mapping, che ha il compito di trasformare la scena, di rendere visibili e materici i fantasiosi racconti del testo. Con l’ausilio di particolari tecniche di programmazione, il teatro è invaso da luci e forme che determinano cambi scena e suggestioni ambientali in cui lo spettatore viene catapultato.”
“Alice è il nostro propulsore di interrogativi, una ingenua ragazzina cresciuta in uno spazio-tempo altro, dotata di una innata curiosità che la induce ad essere incline al ragionamento. Attraverso le nebbie della sua amata campagna si lancia all’inseguimento diuno strano coniglio, nuota e rema controcorrente nelle sozze acque di un fiume. Si imbatte in personaggi sinistri ed ambigui, scova animali da difendere, approda in una città dove è proclamato lo Sciopero del Buon Senso, giunge al cospetto di una monumentale aula di giustizia, apoteosi dell’insensatezza. ‘La prospettiva di una crescita illimitata è forse ingannevole e pericolosa?’ Si chiede Alice. Forse il mondo esterno alla sua campagna non è che una gozzoviglia ininterrotta, in cui si inneggia al piacere provvisorio, nel disprezzo della natura e del buonsenso. Allora fugge via Alice, riprende il suo viaggio.Controcorrente…”
Con radici nella salernitana città di Scafati(Angelo Vitaliano ha studiato con il Maestro Mariano Patti), tristemente nota perché percorsa dal fiume “più inquinato d’Europa”, il compositore ha voluto omaggiare le sue radici, trattando il tema dell’ inquinamento fluviale (il fiume che Alice percorre controcorrente è inquinato, deturpato da oggetti grossolani provenienti dall’ uomo) e ancor più in generale il degrado e l’ alienazione stessa della società. La degenerazione dell’ opera di Carroll vista come specchio del mondo in cui viviamo.
Tra i protagonisti di questa opera dal profumo innovativo ”senza i quali Alice non sarebbe potuta esser quella che è” ricordiamo nei vari ruoli e nelle varie sfaccettature artistiche: L’ attore Fabrizio Falco, vincitore del premio Mastroianni; il regista Nicola Ragone, vincitore del nastro d’ argento con “Sonderkommando”; il libretto realizzato dal romanziere Dario Gigante; Al violoncello il maestro Carmine Iuvone; la voce è prestata dal soprano Rosy Bonfiglio ed ai sintetizzatori lo stesso Angelo Vitaliano, vincitore della Violetta d’ oro 2016 per la migliore colonna sonora.
Traduca Violi Voto