cierAllarme bomba stamane alla stazione centrale di Napoli. Le forze dell’ordine sarebbero state informate della presenza di materiale esplosivo all’interno del pianoforte presente nel sito. Fortunatamente i controlli degli artificieri hanno dato esito negativo provocando l’inevitabile danneggiamento dello strumento.
A diffondere la notizia il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: “È stato danneggiato un’altra volta il pianoforte della stazione di Napoli e questa volta a renderlo inutilizzabile sono stati gli artificieri intervenuti perché alcuni cittadini temevano che vi fosse stata piazzata una bomba.
È triste vedere il pianoforte sigillato perché lo strumento voluto da Grandi Stazioni nei principali scali ferroviari italiani non smette mai di emanare musica. C’è sempre gente che si alterna per suonarlo rendendo più gradevole l’attesa dei treni.
Ho contattato immediatamente Mauro Morigi responsabile, per Grandi Stazioni, della stazione di Napoli e ci ha spiegato che, per cercare eventuali bombe nascoste, gli artificieri hanno danneggiato il pianoforte rendendolo inutilizzabile. Ci hanno garantito che è stato già avviato l’iter per ripararlo e restituirlo in tempi record a napoletani e turisti che affollano il sito”.
Al di là delle parole dell’esponente dei Verdi un dato è purtroppo indiscutibile: se i terroristi volevano seminare panico e diffidenza tra la gente ci sono riusciti in pieno. Ormai si viaggia in Italia e in Europa con l’ansia di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Il problema è oltremodo complesso: se si pensa al numero di stranieri presenti in Italia di religione musulmana è facile comprendere la potenzialità offensiva di chi non esita a strumentalizzare le fasce più estremiste dell’Islam per trasformare pacifici lavoratori, studenti poco più che adolescenti in potenti macchine di morte.
I kamikaze colpiscono sempre più spesso in luoghi affollati da giovani all’interno delle grandi metropoli europee (con particolare riferimento alla Francia e all’Inghilterra). E’ sbagliato essere prevenuti nei confronti di chi, musulmano, osserva il proprio credo senza arrecare danno ad alcuno: al contrario occorre potenziare l’intelligence al fine di prevenire o reprimere sul nascere cellule terroristiche capaci di colpire con incredibile precisione anche in zone accuratamente monitorate dalle forze dell’ordine”.
Alfonso Maria Liguori