Scoperta dalla Guardia di Finanza una truffa realizzata attraverso l’invio di comunicazioni con il logo falso dell’Agenzia dell’Entrate a decine di ignari contribuenti che venivano convocati in un ufficio di Casal di Principe per definire le proprie posizioni debitorie.
Tutto falso, una vera e propria messa in scena diretta da un consigliere comunale di Casal di Principe, Vincenzo Simeone, che è indagato per i reati di truffa ed usurpazione di funzioni pubbliche. Simeone, che è anche consigliere provinciale, è stato indagato anche nel febbraio scorso per voto di scambio.
Tra fine aprile ed inizio maggio ha messo in piedi una truffa che ricorda quelle di Totò: quando i finanzieri del Gruppo di Aversa guidati da Danilo Toma e coordinati dalla Procura di Napoli Nord sono arrivati nel Centro Raccolta Servizi Previdenziali c’erano il solo Simeone, che tra l’altro, è emerso, non possiede alcuna qualifica o competenza per svolgere tale attività, e alcune persone in fila.
Tasse da pagare e occupazione: 2 temi sui quali c’è sempre qualcuno pronto a speculare. Individui senza scrupoli che vendono speranze alle famiglie disperate per l’avvenire dei propri figli o preoccupate per un’improvvisa situazione debitoria emersa dal nulla nei confronti del fisco.
Un’operazione brillante che testimonia il livello di guardia sempre alto da parte delle forze dell’ordine contro delinquenti pronti a tutto pur di truffare il prossimo per il proprio tornaconto. La questione diventa ancora più grave se poi il protagonista della vicenda è un consigliere comunale e provinciale.
Ancora una volta Casal di Principe torna sotto i riflettori della cronaca per vicende poco lusinghiere. Tanto, troppo il fango gettato sull’immagine e sulla credibilità di un paese che è abitato da tante persone per bene ma che paga lo scotto di aver dato i natali a potenti capi camorra, ovvero ai cosiddetti “Casalesi”.
Alfonso Maria Liguori