La ricostruzione
Il Comune, a causa di una pessima organizzazione interna, non ha ancora provveduto ad inviare in Regione i SAL (Stato Avanzamento Lavori) necessari per sbloccare oltre 900mila euro di fondi destinata alla RF Appalti. Addirittura dal mese di aprile gli operai non ricevono lo stipendio tanto che il malessere è tanto come confermato da alcuni lavoratori questa mattina. Inoltre, per oltre una settimana il direttore dei lavori è stato in ferie mentre il RUP è pronto al prepensionamento. Un caos senza precedenti che sta bloccando l’opera di riconsegna per la rabbia di tutti gli stabiesi che aspettano di ricevere il proprio lungomare da oltre due anni.
Non bastano le rassicurazioni di Pannullo: alcuni giorni fa aveva garantito la fine dei lavori in villa comunale entro il mese di luglio senza tenere conto dei mancati pagamenti alla ditta. Quando ormai manca pochissimo per la riconsegna (una settimana circa di lavori continui), parte lo sciopero. Ma i problemi sono altri e più gravi. La RF Appalti, la scorsa settimana aveva avvisato il Comune della volontà di sciogliere il contratto in mancanza dei pagamenti richiesti. L’ultimatum era di cinque giorni (che sono finiti oggi) ma i fondi richiesti ancora devono arrivare. Al momento da Palazzo Farnese stanno lavorando per congelare la proposta della ditta per evitare il blocco totale dell’opera di restyling della villa comunale.
Riconsegna dopo l’estate?
RF Appalti, dopo aver portato a termine i lavori nel primo tratto del lungomare a costi nettamente inferiori rispetto a quanto previsto inizialmente, ha deciso di non continuare più il suo lavoro. La cifra che il Comune, e la Regione, devono garantire alla ditta è enorme e sopratutto fondamentale per terminare l’opera. L’assessore Pino Rubino e il sindaco Toni Pannullo sono a lavoro per risolvere le problematiche ma la sensazione è che difficilmente i lavori riprenderanno a breve, salvo colpi di scena. Doveva essere il primo obiettivo per la giunta di centrosinistra riconsegnare la villa alla città ma, dopo un anno, tutto ciò sembra impossibile. Almeno per questa estate.