La Polizia di Stato, congiuntamente alla Polizia Municipale, nella serata di ieri ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Piazza Bellini e dintorni, zona fortemente interessata dalla movida cittadina, in seguito a numerose segnalazioni inviate dai cittadini e dalle associazioni di zona.
Le strade interessate sono state Via Costantinopoli, Via Bellini, vico San Pietro a Majella, Piazza Miraglia e vico San Domenico, dove sono stati controllati tutti gli esercizi commerciali, baretti, ristoranti e locali di intrattenimento e sono state riscontrate numerose irregolarità.
La sinergia dell’azione della Polizia di Stato e della Polizia Municipale ha fatto sì che venissero elevati numerosi verbali ai sensi dell’art. 20 del codice della strada per occupazione abusiva di suolo pubblico, per una metratura complessiva rilevata di 171 mq. Tre verbali sono stati elevati ai sensi della legge 287/1991 per difformità nelle autorizzazioni amministrative, con sanzioni da 5.000 euro l’uno ed un verbale per totale assenza di autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande.
Un verbale di mille è stato elevato per violazione del D.Lgs. 193/2007, per difformità nelle autorizzazioni sanitarie, e sei verbali per emissioni sonore dal notevole impatto acustico, sanzionate dalla legge 193/2007 con sanzioni da 1032 euro ciascuno. Con due verbali da 2000 euro ciascuno stato stati infine sanzionati esercizi commerciali carenti di certificazione, a garanzia della sicurezza sanitaria dei cibi durante tutti i processi di lavorazione (HACCP).
Giro di vite delle forze dell’ordine in una delle zone più caotiche di Napoli soprattutto nella movida del weekend. Un chiaro messaggio a chi si illude di poter eludere la legge somministrando senza autorizzazione alcolici spesso anche a minori, ai ristoratori che non osservano le normative igienico sanitarie vigenti e ai troppi abusivi che quotidianamente stazionano a pochi passi dalle attività commerciali regolari proponendo capi griffati di abbigliamento, borse e occhiali rigorosamente falsi.
Alfonso Maria Liguori