Promossa dal Parco Archeologico di Pompei; Atelier Casciello; Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, Baronissi, l’esposizione è Patrocinata da: Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali; Accademia di Belle Arti di Brera-Milano e con il matronato del Museo MADRE di Napoli. «Le mie sculture – sottolinea il maestro che ha già proposto sue opere all’interno del Parco Archeologico di Paestum e al Museo MADRE di Napoli – hanno un rapporto “sensibile” con l’architettura, intrigano lo spazio urbano e matericamente hanno quale obiettivo finale quello di ricucire il rapporto tra la “campagna” e la “città”».
E, in questo caso, il tentativo di «comunicare il suono della memoria tramite le opere». Considerato dalla critica tra i maggiori giovani esponenti dell’arte moderna nazioanle, Angelo Casciello vanta presenze e partecipazioni a msotre di tutto rispetto. Difatti, tra le altre è stato protagonista al Real Polverificio Borbonico, Centro per la Cultura e le Arti di Scafati dove viene ospitata l’antologica dal titolo «Angelo Casciello. Spazi del mio gesto», promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, e curata da Massimo Bignardi e Giuseppe Zampino.
Nel 2011 è invitato al Padiglione italiano della 54a Biennale di Venezia. Nel 2014 realizza La stanza della Pace per la Fondazione La Verde La Malfa, a San Giovanni La Punta (Catania). Negli anni 2014 e 2015 partecipa a Napoli alle mostre: “Rewind. Arte a Napoli 1980 – 1990”, Museo del’900, Castel Sant’Elmo, “Shake Up in Accademia 1980 – 1990”, Accademia di Belle Arti. Nel 2015 dipinge Il Centro Polivalente di Peccioli (Pisa). Nel 2016 partecipa alla XXXVI Biennale di Scultura di Gubbio, Palazzo dei Consoli, Gubbio. «Da sempre – rimarca il direttore generale del Parco Archeologico – Pompei offre a chi la visita lo stupore e l’incanto della scoperta archeologica, dal momento in cui si varca l’alta porta della città e si percorrono le strade basolate fino agli spazi più intimi delle case con la loro affascinante decorazione pittorica.
È un contesto quindi straordinario per accogliere manifestazioni di arte contemporanea, suggellando così lo strettissimo binomio tra il sito archeologico e l’attualità artistica. La mostra delle opere che Casciello ha realizzato per Pompei è pertanto un percorso tra storia e arte, dove Pompei non racconta solo la sua tragedia ma anche una vita immortalata nelle forme e nei decori dei suoi edifici, che oggi si pongono a confronto con opere dalla caratteristica potenza plastico-architettonica e ambientale».
Rosa Russo