Scrittore e poeta italiano, premio Nobel per la letteratura (nel 1934)ed in generale uno dei più grandi drammaturghi del XX secolo. Questo è poco, o forse nulla per descrivere la grandezza di Luigi Pirandello. Figlio del garibaldino Stefano Pirandello e di Caterina Ricci-Gramitto, sorella di un suo commilitone, Luigi era nato a “Girgenti” (Agrigento) in una famiglia cristiano-borghese. Intraprese gli studi in filologia romanza a Palermo(1886) e li completò a Bonn nel 1889.
Il Poeta agrigentino, che aveva conosciuto il successo tra il pubblico con il romanzo Il fu Mattia Pascal e che aveva ottenuto il riconoscimento della critica solo nel 1922, quando decise di dedicarsi esclusivamente al teatro, ha realizzato quaranta drammi, sette romandi e diverse novelle.
Mai banale nello stile, si occupò di questioni filosofiche fin da giovane e tracciò una netta linea di demarcazione tra il comico e l’ umoristico. « non ci fermiamo alle apparenze, ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt’al più sorridere. (Luigi Pirandello)».
A pochi giorni dal 150° anniversario della nascita di Pirandello, avvenuta il 28 giugno del 1867, Radio 3 ha comunicato di voler festeggiare la ricorrenza. La sera del 28 alle ore 21.00 andrà infatti in onda lo spettacolo “Partitura P- Uno studio su Pirandello” realizzato dall’attore siciliano Fabrizio Falco insieme al musicista elettronico Angelo Vitaliano, in cui vengono messi insieme tre racconti dello scrittore agrigentino: La morte addosso, Una giornata e Il treno ha fischiato.
L’ omaggio a Pirandello dell’emittente radiofonica nazionale è iniziato già da tempo. “Un percorso che attraversa le prime fasi della scrittura pirandelliana per la scena, con tonalità differenti tra un’opera e l’altra, passando così dal tragico all’ironico, al comico e al grottesco, con una gamma di stili e di modalità drammaturgiche che poi verranno sviluppate nelle opere più importanti” ha visto la messa in onda dei tre atti unici: La morsa, Cecè e La patente, affidati all’interpretazione di una compagnia di giovani attori appassionati del grande scrittore siciliano: Marco Ceccotti, Cecilia d’Amico, Simone Borrelli, Maria Scorza e Giovanni Maria Briganti che ne ha curato anche la regia.
G.R.