Con deliberazione n°56, il 23 giugno la commissione straordinaria si è pronunciata sulla riapprovazione delle tariffe del servizio di refezione scolastica, stabilendo l’ istituzione di unica fascia economica per tutti i fruitori del servizio a copertura totale dei costi di gestione, sospendendo qualsiasi forma di riduzione o esenzione, dando mandato agli uffici competenti di predisporre gli adeguamenti regolamentari, rinviando a future ed eventuali deliberazioni diverse disposizioni sulla tutela di particolari categorie sociali.
“L’ennesimo regalo della scellerata gestione delle risorse pubbliche da parte delle passate amministrazioni;- attaccano i pentastellati scafatesi- con questa delibera si elimina ogni beneficio a favore dei meno abbienti. Tutto grazie ad una gestione non accurata delle risorse pubbliche, cose che abbiamo più volte denunciato negli anni passati. Alle varie amministrazioni che si sono succedute, ultima quella di Aliberti. Hanno gestito in malo modo la cosa pubblica è a pagare ora sono i più deboli. Tutto questo è inaccettabile. La commissione straordinaria dovrebbe cercare in ogni modo di favorire almeno le persone che non sono in grado di pagare il pasto alla mensa per intero ne va di un diritto inviolabile come quello della salvaguardia dei meno fortunati.”
Ugo Aiello, coordinatore cittadino dei salviniani dichiara sul merito della deliberazione della commissione straordinaria n° 56 del 23/6/17 “Trovo ingiusto che le tariffe siano lievitate a fronte di tante famiglie che versano in condizioni economiche disagiate e che magari hanno più figli a scuola. Secondo me- propone- si dovrebbero fare delle fasce a seconda dei redditi, per i più disagiati magari gratis.”
L’arancione Francesco Carotenuto apre una riflessione sull’aumento delle tariffe per la refezione scolastica: “Rappresenta un momento estremamente negativo alla luce del lascito finanziario -in disavanzo- di 32 milioni di euro che la passata amministrazione ha prodotto. Questo però non giustifica e non può essere un alibi all’aumento indiscriminato che colpisce inevitabilmente tutte le fasce sociali. In questo modo ad essere maggiormente colpiti sono i figli di coloro che percepiscono un reddito basso e che già vivono di enormi difficoltà economiche. Sarebbe stato più giusto rivedere le soglie di reddito e magari adeguarle, ma in questo modo si perpetra una insopportabile ingiustizia.”
Per i democratici scafatesi si pronuncia Francesco Sbrizzi:” Purtroppo la commissione si trova di fronte a dover fare anche delle scelte impopolari per risanare le casse comunali fortemente in deficit e a rischio dissesto finanziario. La scelleratezza con cui è stata gestita la cosa pubblica negli ultimi anni noi del PD l’abbiamo manifestata più volte in consiglio comunale. Che si sia arrivati a ciò, purtroppo, non ci meraviglia e a pagarne come al solito sono sempre i più deboli. Nell’incontro fatto con la triade commissariale poco più di un mese fa ponemmo l’attenzione anche sulla questione politiche sociali e sul modo di trovare risorse per venire incontro alle esigenze della cittadinanza. L’eliminazione dei carrozzoni politici e la possibilità di far gestire il tutto ad un unica società qual’è l’ACSE è una delle soluzioni che abbiamo suggerito a chi si troverà a gestire la città nei prossimi anni.”
La delibera in questione è solo l’ ultimo, in ordine di tempo, degli atti volti a far quadrare i conti pubblici in quel di Scafati. In attesa di vedere le reazioni dei genitori dei piccoli utenti della mensa scolastica ci chiediamo quali altri provvedimenti sono in programma.
G.R.