Donnarumma, il contratto può aspettare: rinnova la credibilità

Il fenomeno neo maggiorenne deve riconquistare i milanisti, prima del Milan

È il caso del momento, ormai da settimane. L’addio di Francesco Totti alla Roma, dopo 25 anni, è ancora troppo fresco nella memoria e cuori di tutti gli appassionati: il che certo non ha facilitato le cose al portiere del Milan. Per una bandiera che lascia, una potenziale che sbatte la porta in faccia a 5 milioni di euro annui e a quella società che lo ha accolto da bambino, per lanciarlo nel calcio che conta. E se quella squadra si chiama Milan ecco che il livello di riconoscenza e gratitudine è ancor di più sotto i tacchi, nell’immaginario collettivo.

Pentimento e polverone

Questo almeno stando a qualche giorno fa, prima che dai corridoi cominciassero a filtrare voci di un Donnarumma sinceramente dispiaciuto e, forse, pentito per il polverone creatosi attorno a lui. Forse troppo piccolo per tutta questa pressione, forse troppo ingombrante per un “bambino” di 18 anni la presenza, il carisma e l’influenza di un super procuratore e personaggio come quel Mino Raiola che nella propria scuderia vanta calibri da 90 come Ibra, Balotelli e Pogba. Come davvero è andata la vicenda, forse, non lo sapremo mai: qualche nube però sembra sparire all’orizzonte, col n.1 rossonero che sembra voler rimanere tale ancora per tanto tempo, molto più di quello che si temeva sino ad una settimana fa.

Nell’occhio del ciclone

L’episodio dei dollari finti in campo durante Italia-Danimarca degli Europei Under 21, lo striscione “Dollarumma”, gli insulti e la delusione dei tifosi, i giudizi di una Italia intera: chissà se tutto questo ha portato Donnarumma a fare quel passo indietro ormai annunciato, o se si è trattato semplicemente di un fraintendimento fra le parti, dove a recitare il ruolo del cattivo è stato solamente Raiola. Difficile, forse non impossibile se si tratta di un fuoriclasse che ha solamente 18 anni: forse faremmo tutti un po’ meglio a ricordarcelo e ripetercelo, ogni tanto.

Lotta a 4 per Gigio

Sono quattro le pretendenti del talento rossonero, che vedono secondo la redazione di Sports Bwin il Real Madrid in pole position per il suo acquisto (50% di possibilità). I campioni d’Europa hanno dei galattici ovunque, meno che in porta. Florentino Perez corteggia De Gea da tre anni, sebbene abbia in porta il costaricano Navas che ha dimostrato di essere un eccellente portiere. Alle sue spalle troviamo il Psg (30%), dalla disponibilità economica illimitata ma con un appeal non totale verso i fuoriclasse mondiali: ecco dunque che la sola, vera rivale, è rappresentata dalla società che ha vinto le ultime due Champions League.

Alle loro spalle troviamo la Juve (15%) che cerca l’erede di Buffon, di cui il portiere del Milan è pronto a coglierne l’eredità anche in Nazionale. Marotta vigila, non potrebbe altrimenti, fiutando un affare che sarebbe colossale vista la valutazione reale del portiere (100 milioni) e quella che ne scaturirebbe da una vendita quest’estate, ad un solo anno dalla naturale scadenza del contratto. Al lumicino 5% le speranze che Gigio resti al Milan, anche se secondo le ultime indiscrezioni Donnarumma sembra però averci ripensato, o meglio, sembra aver capito cosa davvero conta nel calcio: qualche soldo in meno, forse anche la bacheca un po’ più vuota.

Ma decisamente più amore, affetto e stima: inquantificabile ed imparagonabile a qualsiasi zero in più sugli assegni.

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