Ponticelli: perseguitava la sua ex fidanzata, indagato 16enne

Il minore è infatti indagato per i reati di atti persecutori, lesioni, violenza privata e minaccia nei confronti di una 16enne del quartiere Ponticelli

violenza donna torre annunziataIeri mattina gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Ponticelli hanno eseguito a carico di un minore del posto una misura cautelare di collocamento in comunità sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il minore è infatti indagato per i reati di atti persecutori, lesioni, violenza privata e minaccia nei confronti di una 16enne del quartiere Ponticelli.




Nei gironi scorsi la 16enne aveva denunciato i comportamenti violenti e persecutori del suo ex fidanzato presso gli uffici del commissariato. Con tempestività i poliziotti di Ponticelli hanno avviato tutte le attività info-investigative necessarie per richiedere con estrema urgenza all’Autorità Giudiziaria l’emissione di un provvedimento cautelare finalizzato ai ridimensionamento della condotta del ragazzo e alla contemporanea salvaguardia della 16enne estremamente provata dai subiti e ripetuti soprusi.

Oggi il minore è stato raggiunto dai poliziotti che ne hanno disposto la collocazione in una comunità protetta in attesa delle determinazioni della magistratura minorile. Una brutta vicenda che sottolinea l’aspetto più violento dell’emarginazione giovanile: spesso in certe realtà i sentimenti vengono vissuti in maniera alterata sfociando in atteggiamenti violenti nei confronti dell’altro. In certi contesti la donna amata diventa “a femmena mia”, ovvero un oggetto di possesso che deve gioco forza sottostare alle regole imposte dall’uomo.

Morbose gelosie, scatti d’ira incontrollati per un non nulla: queste le fenomenologie comportamentali di chi non è stato educato ai sentimenti confondendo il sano senso di appartenenza con un controllo ossessivo della persona amata. Un quadro triste che trasuda mancanza di scolarizzazione e alienazione sociale: un fenomeno ben noto alle istituzioni e alla politica centrale che ad oggi poco o nulla hanno fatto per bonificare, culturalmente e socialmente parlando, realtà fortemente a rischio di Napoli e dell’hinterland.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.