Importante operazione dei carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia che hanno smantellato una banda, composta da cinque persone, dedita all’usura, estorsioni e violenze fisiche. Gli episodi accertati dai militari stabiesi risalgono all’ottobre del 2013 fino al dicembre del 2016 quando tutti i fermati hanno iniziato a concedere denaro con tassi d’interesse altissimi. In totale sono state emesse cinque misure cautelari: tre in carcere e due divieti di dimora.
L’operazione dei carabinieri
L’operazione è stata condotta questa mattina a Castellammare di Stabia anche se le indagini sono partite nell’autunno del 2014. L’attenzione dei carabinieri si è focalizzata particolarmente su queste cinque persone fermate (F.B. del 1970; S.A. del 1960; C.F. del 1957; C.R. del 1988; S.C. del 1981) dopo una denuncia presentata alla stazione di Castellammare da una delle vittime. La donna, in quella sede, dichiarava che nell’aprile 2014, per far fronte a contingenti difficoltà economiche, aveva richiesto a una delle odierne indagate un prestito di euro 1.100 che le veniva corrisposto stabilendosi una rata mensile di euro 250 (interesse pari al 272% annuo).
L’attività investigativa – basata principalmente su intercettazioni telefoniche, confrontate con la documentazione rinvenuta nel corso di perquisizioni che venivano svolte nei confronti di tutti i soggetti coinvolti – suffragata dalle dichiarazioni delle vittime, sebbene inizialmente reticenti, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di cinque soggetti.
I fermati
I fermati sono tutti di Castellammare di Stabia (tre donne e due uomini), tre dei quali componenti di un unico nucleo familiare, che dall’ottobre 2013 al dicembre 2016, elargivano i prestiti in danaro. Dopo le indagini dei carabinieri, è stato possibile conoscere anche il “listino” per ogni singolo cliente: 3.000 euro, a fronte di una rata mensile di 400 euro (pari al 160% annuo); 1.100 euro, a fronte di una rata mensile di 250 euro (pari al 272% annuo); 1.000 euro, a fronte di una rata mensile di 150 euro (pari al 180% annuo).
Secondo quanto ricostruito dai militari le vittime sarebbero almeno tre anche se molte altre, probabilmente, hanno deciso di non denunciare per paura di violenze fisiche. Tutti i fermati ora sono stati condotti presso le Case Circondariali di Napoli – Poggioreale e di Pozzuoli.
Le vittime
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, le vittime non erano imprenditori. A chiedere prestiti di denaro erano particolarmente piccoli nuclei familiari che, non riuscendo ad arrivare a fine mese, chiedevano l’aiuto degli usurai. Quando molti uomini non riuscivano a pagare i debiti con tassi d’interesse altissimi, si arrivava alla violenza: i carabinieri hanno documentato alcuni episodi che hanno determinato gli arresti, o i divieti di dimora, ai cinque fermati.
Gennaro Esposito