Fratelli in auto con il revolver: due arrestati a Napoli

I poliziotti, impegnati nel controllo del territorio, transitando nelle zone delle Case Nuove, in Vico Gabella Vecchia hanno notato il 45enne che alla loro vista urlava al fratello: “Tonino le guardie”

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Vicaria Mercato hanno arrestato i fratelli Antonio e Ciro Cuomo, entrambi napoletani rispettivamente di 48 e 45 anni entrambi con precedenti di polizia per i reati di detenzione di arma da sparo con relativo munizionamento e detenzione di sostanza stupefacente.




I poliziotti, impegnati nel controllo del territorio, transitando nelle zone delle Case Nuove, in Vico Gabella Vecchia hanno notato il 45enne che alla loro vista urlava al fratello: “Tonino le guardie”. Il 48enne prontamente chiudeva un’autovettura Fiat Panda parcheggiata all’angolo con via Cosenz e si allontanava credendo di non essere visto. Gli agenti hanno controllato i due uomini ed esteso il controllo all’autovettura nonostante il maggiore avesse provato a disfarsi della chiave della stessa.

Gli operatori dell’ordine con l’ausilio di un’altra pattuglia hanno effettuato un accurato controllo all’auto e all’interno, riposto dietro il sedile lato passeggero, hanno trovato uno zainetto all’interno del quale una pistola e della droga. I due uomini sono stati arrestati e condotti al carcere di Poggioreale. Nello specifico all’interno dello zaino gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un revolver calibro 38SP, risultato rubato nel 2014 in Napoli: l’arma provvista di cartucce era all’interno di un sacchetto di plastica unitamente ad altro munizionamento.

Gli agenti hanno anche sequestrato 18 bustine di marijuana e un paio di guanti neri. Si tratta ora di comprendere perché i 2 arrestati fossero armati: girare con un revolver calibro 38 calibro vuol dire avere un’arma estremamente efficace pronta all’uso. Il modello revolver infatti a differenza delle semiautomatiche non rischia di incepparsi: caratteristica che, unitamente alla doppia azione e al fatto che non lascia bossoli, fa di questo tipo di pistola l’arma preferita dai killer della camorra.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.