Sui Monti Lattari, in un terreno demaniale, i carabinieri di Lettere, Gragnano e dell’aliquota operativa della compagnia di Castellammare hanno localizzato con il supporto del Nucleo elicotteri di Pontecagnano (Sa) 60 piante di cannabis indica alte dal metro e mezzo ai 2 metri. Erano tutte in avanzato stato di crescita: sono state campionate e distrutte sul posto.
Le operazioni sui Monti Lattari continueranno anche nelle prossime ore anche perchè è in estate che i clan dell’area stabiese lasciano crescere le proprie piante di marijuana. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, ci furono diverse operazioni dei carabinieri delle stazioni di Gragnano e Lettere, dirette dall’aliquota operativa di Castellammare, proprio per smantellare i campi del clan Di Martino. Importanti operazioni anche a Pimonte dove vennero sequestrate e poi distrutte decine e decine di piante. Attenzione massima quindi sui Monti Lattari: è partita la task force delle forze dell’ordine contro le piazze di spaccio.
Attenzione anche agli incendi
Quella che fino a qualche anno fa era solo una teoria, qualche anno fa è stata oggetto d’indagine da parte di polizia di stato, corpo forestale e Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
Il metodo utilizzato per appiccare i roghi riguarda l’utilizzo di micce a combustione lenta ricavate da sacchi di juta. Le micce vengono imbevute di combustibile come il cherosene e poi tenute insieme attraverso il fil di ferro. In questo modo le micce possono bruciare anche per un’ora e mezza prima che scoppi l’incendio vero e proprio, con i piromani già lontani.
Una volta bruciato, il bosco produce una cenere composta da fosforo, potassio e azoto. Fertilizzanti naturali, insomma. A quel punto bisogna solo seminare per ottenere una piantagione di cannabis. Le indagini di forze dell’ordine e pm oplontini, perciò, si sono tutt’altro che fermate.
Lo scorso anno il nucleo specializzato di repertazione della forestale e la polizia scientifica ha avviato una serie di rilievi al fine di individuare ogni traccia dei criminali che dovranno rispondere del reato di traffico di sostanze stupefacenti e di incendio boschivo.