Aggressione e spari contro un motociclista: rapinatori scatenati in pieno giorno a Pozzuoli dove un centauro è stato aggredito e rapinato in strada davanti a decine di testimoni. I malviventi sono arrivati anche a sparargli contro.
L’episodio è avvenuto lunedì mattina, nei pressi del cavalcavia di via Campana. Il motociclista è stato affiancato da due uomini, quindi scaraventato a terra e poi rapinato. Gli aggressori pare abbiano anche sparato, sebbene il sospetto è che l’arma usata fosse a salve. Alla scena hanno assistito numerosi automobilisti e passanti, ed in zona c’era anche una pattuglia della polizia municipale.
I malviventi hanno rapidamente fatto perdere le loro tracce. Ennesimo episodio di violenza registrato sul territorio che solo per fortuna non si è tramutato in tragedia: se l’arma dei rapinatori fosse stata vera oggi ci troveremmo a commentare un efferato omicidio compiuto da individui senza scrupoli. Delinquenti che non avrebbero avuto alcun timore dell’unità della Polizia Locale presente sul posto: un fatto gravissimo che spaventa ulteriormente i già preoccupati cittadini.
Se non ci si arresta nemmeno dinanzi alle uniformi figuriamoci in assenza delle stesse: ormai è piena emergenza sicurezza a Pozzuoli e nell’hinterland puteolano. Secondo radio mala la crisi economica che avrebbe colpito i clan della zona indurrebbe alcuni affiliati ad arrotondare le entrate compiendo furti e rapine sul territorio: reati messi in essere con incredibile ferocia, ovunque e a qualsiasi ora del giorno.
Il timore è che prima o poi possa scapparci il morto: in tal senso i cittadini chiedono alle autorità competenti un rafforzamento dei servizi di sicurezza e un aumento delle uniformi di Stato sul territorio soprattutto nel weekend. Il problema però resta sempre lo stesso: senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione, puntando solo sulla repressione, il match con il sistema è perso in partenza. Della serie: si muova la politica e lo faccia nel rispetto della sicurezza pubblica e della dignità di onesti contribuenti rei solo di voler vivere in tranquillità gli amati luoghi natii.
Alfonso Maria Liguori