Coltivava marijuana nello scafo di una barca, in manette 33enne di Castellammare

castellammareNell’ambito della quotidiana attività di prevenzione generale e di controllo economico del territorio, i finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli hanno arrestato per coltivazione finalizzata al traffico di stupefacenti un 33enne originario di Castellammare di Stabia (Na).

In particolare, nel corso di un pattugliamento del territorio cittadino finalizzato al contrasto degli illeciti in genere, militari della compagnia di Castellammare di Stabia individuavano una serra abilmente realizzata all’interno di una imbarcazione che si trovava sulla terraferma, all’interno di un piazzale, per lavori di manutenzione. La profondità dello scafo impediva ad occhi indiscreti la visione delle piante, alcune vicine anche al metro e 80 centimetri.

Oltre all’imbarcazione veniva scoperta anche una struttura adibita ad essicatoio artigianale, in cui la fase dell’essiccamento avveniva tramite apposite ventole ed alla fine del ciclo la sostanza veniva depositata all’interno di contenitori di vetro per la successiva conservazione. presenti sul posto anche diversi volantini con le istruzioni per la coltivazione “indoor” dello stupefacente. Al termine del’attività ispettiva, il responsabile veniva tratto in arresto a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente, mentre, la sostanza stupefacente, il natante e la struttura venivano posti sotto sequestro.

Il servizio odierno, che ha inflitto un ulteriore colpo al traffico di droga destinato a rifornire il fiorente mercato napoletano, testimonia il costante presidio esercitato dalla guardia di finanza di Napoli sul territorio a salvaguardia delle leggi ed a contrasto di un fenomeno connotato da forte pericolosità sociale.

Duri colpi ai clan stabiesi

Nelle ultime settimane le forze dell’ordine stanno infliggendo durissimi colpi a tutti i clan di Castellammare di Stabia. Sono state sequestrate ingenti quantità di droga e, allo stesso tempo, smantellata una vera e propria piazza di spaccio nel rione dell’Acqua della Madonna. A questo bisogna aggiungere anche l’operazione contro la famiglia di usurai che ha permesso l’arresto di un gruppo familiare dedito alle estorsioni.

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