Traffico di droga, arresti e sequestri in Italia, Spagna e Germania: blitz dell’Antimafia a Napoli

La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di fermo emesso della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di 15 persone gravemente indiziate dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e vendita di sostanze stupefacenti

La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di fermo emesso della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di 15 persone gravemente indiziate dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e vendita di sostanze stupefacenti. Contestualmente, in esecuzione di misure cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria spagnola, sono state tratte in arresto in Spagna, Italia, Germania, altre 18 persone, anch’esse indiziate dei reati su indicati, nonchè per riciclaggio di capitali, 5 delle quali tratte in arresto in Italia in forza di un mandato di arresto europeo.




Sono stati eseguiti nel contempo sequestri preventivi di beni, in Italia, Spagna, Germania, Portogallo ed Inghilterra, correlati al traffico di stupefacenti per un valore di circa 5 milioni di euro. I fermi e gli arresti su indicati – si legge nella nota firmata dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti – sono il frutto di attività di indagine particolarmente complesse, coordinate dalle Autorità Giudiziarie di Paesi diversi e condotte da Squadre Investigative Comuni, che hanno avuto ad oggetto le attività criminali di un’organizzazione transnazionale dedita al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di capitali operante in diversi Paesi europei e al conseguente reimpiego dei relativi proventi illeciti in attività economiche.

Nel quadro degli efficaci strumenti di cooperazione previsti dalla normativa comunitaria ed italiana, hanno per la prima volta operato insieme le Autorità Giudiziarie e di Polizia dei Paesi interessati. In particolare, per la prima volta in Italia è stata data attuazione all’istituto delle Squadre Investigative Comuni, introdotte nel nostro ordinamento con il recepimento di una Decisione del Consiglio dell’UE: si tratta di uno strumento di cooperazione giudiziaria e di polizia per l’efficace esecuzione di indagini su fenomeni criminali in ambito transnazionale, che richiedono un’azione coordinata e concertata degli Stati interessati. L’operazione attuale, in effetti, è frutto di complesse investigazioni poste in essere dalla Guardia Civil (Unidad Central Operativa ) assieme ai “Mossos D’Esquadra” in Spagna e alla Guardia di Finanza italiana (Nuclei di Polizia Tributaria di Napoli e Pisa) nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (S.I.C. – J.I.T.) sottoscritta nell’ottobre 2016 tra l’Autorità Giudiziaria spagnola (Juzgado Central de Instruccion num. 6 e Fiscalia Especial contra la Corrupcion y la Criminalidad Organizada) e quella Italiana (Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli) con il coordinamento e il supporto dell’Organo di Giustizia Europeo (Eurojust).




A tal proposito un ruolo fondamentale di coordinamento giudiziario e’ stato svolto dal desk italiano e da quello spagnolo operativi presso Eurojust. Nel caso di specie, grazie alla costituzione della S.I.C., che ha operato avvalendosi anche del fondamentale ruolo di coordinamento internazionale assicurato, ai diversi livelli, dalla Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo, dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dall’Ufficio Europeo di Polizia (EUROPOL), è stato possibile eseguire indagini simultanee e parallele in Spagna e in Italia.

Dalle indagini sono stati ricostruiti i ruoli e le responsabilità dei singoli associati dell’organizzazione criminale oggetto d’indagine. Sono state sequestrare in Spagna e in Italia circa 1.000 kg di sostanze stupefacenti, di cui 520 kg. di cocaina provenienti dal Sud America ed oltre 450 kg tra hashish, amnesia, marijuana provenienti dal Marocco e dall’Olanda.

In Spagna, Italia e Germania gli investigatori hanno individuato numerose attività economiche, gran parte delle quali intestate a soggetti prestanome, operanti nel settore della ristorazione, del commercio di autoveicoli e di orologi, ecc., utilizzate quali canali di riciclaggio e di reimpiego dei proventi illeciti derivanti dal traffico di droga. A supporto della Squadra Investigativa Comune italo-spagnola, un significativo contributo alle indagini e’ stato fornito anche dalla Polizia tedesca dello Stato di Baden- Wurttemberg (Germania) in relazione al coinvolgimento di alcune società ubicate in territorio tedesco. Si e’ trattato, in definitiva, di attività investigative efficacemente coordinate dalle Autorità Giudiziarie interessate e correttamente svolte dalle Forze di Polizia, con effetti rilevanti anche per una comprensione aggiornata degli attuali assetti criminali operativi in una pluralità di Stati.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.