Tutta la città piange le otto vittime: una tragedia evitabile?
Fin dalle prime ore successive al crollo della palazzina, la rabbia si è diffusa a Torre Annunziata. Lo stabile in questione, come hanno spiegato alcuni cittadini e vicini di casa, era pericolante da tempo e non dava le necessarie garanzie. Non a caso la famiglia Guida aveva deciso di cercare una nuova casa per essere più sicuri. In attesa di completare le operazioni di scavo e tutti i rilievi, viene ovviamente esclusa la possibilità di un crollo naturale: la Procura di Torre Annunziata infatti ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per disastro colposo.
Vigili del fuoco ancora a lavoro
Sono ancora a lavoro, nel frattempo, i vigili del fuoco. Nei pressi di Rampa Nunziante diverse unità giunte da tutta Italia stanno lavorando per rimuovere tutte le macerie e per determinare le cause effettive del crollo. Torre Annunziata, invece, si ferma per un giorno: tantissima sofferenza per ogni singolo cittadino e soprattutto per i familiari. Familiari che ieri sono restati per tutta la giornata nei pressi della palazzina caduta sperando, e pregando, in un ritrovamento. Nulla di tutto questo c’è stato.
Grazie all’aiuto delle fotocellule, i soccorritori hanno lavorato per tutta la notte per individuare tutti i corpi delle vittime. L’ultimo ritrovamento questa mattina alle ore 4 quando è stato estratto Pasquale Guida. Stremati tutti i soccorritori che hanno dovuto lavorare per oltre 24 ore per dare speranza ad un’intera città e ad un’intera nazione ma, purtroppo, il crollo ha avuto un pessimo epilogo.
Le vittime
Il cordoglio della politica e dei vip
Tutti hanno voluto esprimere il proprio cordoglio per il crollo della palazzina a Torre Annunziata. In primis il sindaco Ascione che è stato per tutta la giornata nei pressi dell’abitazione in questione, insieme ai parenti e ai soccorritori: “E’ un tragedia che ha colpito l’intera città. I primi due piani erano disabitati e interessati da lavori di ristrutturazione. Dove risiedevano le famiglie delle vittime erano il terzo e quarto. Connessione tra i lavori e il crollo? Non possiamo dirlo ancora”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ciro Immobile e Stefano De Martino, due noti cittadini oplontini: “Sono vicino al mio popolo che soffre, forza Torre Annunziata” ha scritto l’attaccante della Lazio su Facebook. Il ballerino, invece, con grande dolore ha commentato: “Con estremo dolore vengo a conoscenza della tragedia che ha colpito la mia città. Torre Annunziata ancora una volta viene attraversata da un destino infame e crudele. Mi unisco alla sofferenza dei familiari delle vittime, sono con voi”.