L’impegno della Ras per la rinascita di Stabiae

Un contributo arriverà dalla tecnologia: il primo modello ricostruttivo in realtà virtuale di Villa Arianna, e forse anche di Villa San Marco, è atteso nel giro di tre, quattro anni

stabiae gli studenti dell'università americana effettuano rilieviIn dieci anni d’impegno e coordinamento della Ras, la Fondazione che sostiene, con la supervisione scientifica del Parco Archeologico di Pompei, lo sviluppo e il rilancio di Stabiae, sono arrivati ben sei milioni di dollari “grazie al contributo di 35 enti universitari”, come racconta il coordinatore scientifico Thomas Noble Howe.




Fondi che sono stati investiti per fare scavi, indagini, mostre. E, in tempi recenti, per il Visitor Center, per il quale c’è stato uno stanziamento, in due tranche (la seconda è in itinere), di un milione euro. Una sorta di “Porta d’ingresso”, il Visitor Center, che, come sottolinea di Nicola Di Lorenzo consigliere delegato Fondazione Ras “darà una svolta e favorirà il flusso turistico alle realtà archeologiche di Stabiae”.

E delle ville di località Varano, in particolare. Dove forse abitò Marcus Marius, un amico di Cicerone, che trascorreva giorni felici in una villa con veduta sul mare, e Pomponiano, amico di Plinio il Vecchio.

Un contributo arriverà dalla tecnologia: il primo modello ricostruttivo in realtà virtuale di Villa Arianna, e forse anche di Villa San Marco, è atteso nel giro di tre, quattro anni. Per gli “Horti di Villa Arianna”, lo studio, che negli ultimi dieci anni ha coinvolto 12 università europee e Usa in una grossa attività scientifica, culminerà invece, nell’autunno 2017, con la presentazione della sua pubblicazione nella collana “Quaderni di Studi Pompeiani” dell’Associazione Internazionale degli “Amici di Pompei”.

Rosa Russo

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