Pasquale Guida, famiglia, lavoro e Savoia. Non può essere cancellato da una nuvola di polvere

Creò il “Morrison group” insieme ad altri pazzi come lui. L'appuntamento domenicale con quei ragazzi che giocavano con la storica maglia bianca e poi il ritorno a casa. Si, la sua vita era questa, la famiglia, il lavoro ed il Savoia... cosa poteva chiedere di più?

Ieri, viaggiavo in auto, per le solite commissioni, il traffico in via Vittorio Veneto, già di per sè, caotico, era molto più lento del solito, causa il naturale blocco della Rampa Nunziante. C’era un gruppetto di persone che staziona davanti ad una vetrina di un negozio, dove primeggiavano ceramiche con tante scritte sopra. Una di esse ha attirato la mia attenzione “CASA DOLCE CASA”. La stasi è durata poco ed ho continuato la mia marcia, ma qualcosa è scattato in me. Il pensiero, subito è arrivato alla tragedia del palazzo sulla Rampa: 8 morti, tante vite stroncate in modo straziante.

famiglia guidaCasa dolce casa, c’è un posto in cui non t’aspetti che accada qualcosa di tragico, più che in casa tua? Stavano dormendo o forse oziavano ancora nei loro letti, tra poco alcuni si sarebbero alzati; ecco, la famiglia Guida. Forse Salvatore e Francesca, Kikka per le tante amiche, tra poco avrebbero messo i costumi e sarebbero scesi al mare, il ritmo della vita sarebbe ritornato a fluire nel loro tempo. Avrebbero lasciato il loro lettino a castello e si sarebbero immersi in quel mare blu che sembra invitare a bagnarti. E i loro genitori?

Pasquale, che era abbastanza stanco per quel suo lavoro che gli dava il poco indispensabile per vivere, da quando la vita gli aveva tolto il primo, forse dormiva ancora e chissà forse oggi avrebbe trovato qualche altra cosa da fare. Ne aveva viste tante, da militare, era stato in Somalia, lì dove, l’incontro con una bomba era pane quotidiano. E quei colpi di kalashnikov che spesso gli fischiavano nelle orecchie, ora erano acqua passata, ma lui aveva fatto il proprio dovere e l’aveva saputo fare. Poi, tornò e sposò la bella Anna. La porta della felicità gli si aprì, era innamorato di quella ragazza, fortemente dolce e gli era piacevole specchiarsi nei suoi occhi. E nacque un fiore… Francesca, un gioiello che sprizzava bellezza e vita, poi qualche anno dopo, arrivò Salvatore… un’invenzione del cielo per dare felicità.

E Pasquale? Lui amava tanto la sua terra ed ovviamente anche la sua squadra, il Savoia. Creò il “Morrison group” insieme ad altri pazzi come lui. L’appuntamento domenicale con quei ragazzi che giocavano con la storica maglia bianca e poi il ritorno a casa. Sì, la sua vita era questa, la famiglia, il lavoro ed il Savoia… cosa poteva chiedere di più?

Giocare con i figli che l’adoravano, stare accanto alla dolce Anna e poi ogni difficoltà si sarebbe potuta superare. C’era tanta, ma tanta forza in lui e mai le nuvole avrebbero oscurato il suo cielo.

Ma si arriva alle 6.20 del 7/7/17…

La casa, quella in cui si coltivano i sogni, quella che ti accompagna nel pensiero mentre vi fai ritorno, quella in cui trovi i tuoi amori… la casa crolla… un rumore forte… ed una nuvola di polvere bianca porta tutto e tutti via. L’amore, i sogni, le speranze, salgono verso il cielo, in quel polverone. Pasquale è accanto ad Anna. Salvatore e Kikka vicini al loro letto a castello. Forse ora staranno giocando in una dimensione nuova, forse Pasquale, starà vedendo il suo Savoia dall’alto, magari con sua moglie accanto.

Forse non può finire tutto con la morte fisica. Tanto, troppo amore, non può essere cancellato da una nuvola di polvere: ma quanto mancate a tutti noi sia che vi conoscessimo o meno. Ora dormite, ancora, non vi svegliate, tra poco sarà giorno… restate qui e…

Ernesto Limito

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