Faida interna al clan Amato-Pagano: arrestate 7 persone

Inoltre per due indagati c’è anche la contestazione relativa all’omicidio di “lupara bianca” ai danni di Antonio Ruggiero, scomparso

Nella giornata di ieri la squadra mobile della questura di Napoli, su richiesta della DDA, ha eseguito 7 ordinanze di carcerazione emesse dal tribunale di Napoli. Gli arrestati sono gravemente indiziati a vario titolo di aver eseguito l’omicidio di Andrea Castello e il tentato omicidio di Castrese Ruggiero, in data 14/03/2014.

Inoltre per due indagati c’è anche la contestazione relativa all’omicidio di “lupara bianca” ai danni di Antonio Ruggiero, scomparso il giorno precedente. Tutti questi episodi criminali si riferiscono alla faida interna al clan Amato-Pagano, nel periodo successivo all’arresto del giovane capo clan Mariano Riccio. Quest’ultimo era accusato dalla vecchia guardia del clan di aver dato troppo potere al gruppo dei “maranesi”, considerati suoi fedelissimi, che a quel punto dovevano essere uccisi.




Il movente di entrambi gli omicidi, secondo il GIP, si inquadra dunque nella faida interna tra le due fazioni del clan. La caccia all’uomo si aprì il giorno dopo l’arresto di Riccio con due azioni armate al centro di Melito e Mugnano. Fondamentale per la buona riuscita delle indagini l’apporto di numerosi collaboratori di giustizia e delle intercettazioni ambientali che hanno documentato in “diretta” gli omicidi di Castello e Ruggiero.




Nello specifico ecco i dati anagrafici degli arrestati: AMIRANTE Dario, nato a Napoli l’11.01.1989, DE STEFANO Emanuele, nato a Napoli il 02.11.1989, GAMBINO Angelo Antonio, nato a Napoli il 30.11.1993, ROSICA Roberto, nato a Napoli il 18.07.1993, RUSSO Francesco Paolo, nato a Pompei il 23.05.1990, TUBELLI Francesco, nato a Napoli il 02.10.1967, NAPOLEONE Renato, nato a Napoli l’1.04.1983.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.