24 ore. E’ stato questo il tempo impiegato dalle forze dell’ordine per arrestare il primo piromane che ha dato il via all’incendio che sta devastando in queste ore il Parco Nazionale del Vesuvio. Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo di mezza età è originario di Benevento ed è stato sorpreso in flagranza di reato dai carabinieri attivi sul posto. A dare la notizia è ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, presente nel vesuviano per analizzare la situazione.
E’ solamente il primo. L’uomo sicuramente non ha agito da solo e per questo motivo i carabinieri stanno tentando di ricostruire l’intera vicenda e scoprire i mandanti di questo folle gesto che sta devastando l’intera area vesuviana. Nella giornata di oggi le fiamme continuano ad interessare la zona nei pressi dei paesi vesuviani di Ottaviano e particolarmente Trecase. Il fumo ha ormai ricoperto decine di Comuni della provincia di Napoli. A lavoro le forze dell’ordine per assicurare alla giustizia quanti più colpevoli possibili: la task force è appena iniziata.
Aria irrespirabile e cenere: uno spettacolo tremendo
Paura e rabbia. Sono questi i due sentimenti di tutti coloro che dalla provincia di Napoli stanno guardando oggi il Vesuvio. L’ennesimo incendio di quest’estate, doloso, è un vero e proprio schiaffo alla natura e alla macchia mediterranea presente nella zona napoletana. Un Vesuvio in fiamme, avvolto nel fumo con tutta la sua vegetazione distrutta: uno spettacolo tremendo per tutti coloro che amano la montagna, come chiamata in senso affettuoso dai cittadini vesuviani.
Sono tanti i disagi per i residenti nelle zone di Torre del Greco e Trecase: a causa del gran caldo e del fumo denso provocato dall’incendio, l’aria risulta essere irrespirabile. Purtroppo il rogo non accenna a placarsi: nonostante l’arrivo delle forze dell’ordine, le proporzioni dell’incendio non accennano a diminuire. “Felici” soprattutto i turisti che dai siti archeologici stanno fotografando il Vesuvio avvolto dal fumo.