Lavoratori stagionali: una realtà lavorativa da regolarizzare per la crescita qualitativa delle comunità. A Napoli come in altre località italiane sono tante le unità stagionali che con professionalità e costanza da anni contribuiscono all’efficienza di società più o meno rilevanti. Una forza lavoro che merita rispetto e attenzione da parte delle istituzioni: il destino, la vita di migliaia di uomini e donne, spesso padri e madri di famiglia, potrebbe mutare in positivo se si passasse dalla formula stagionale a contratti a tempo indeterminato sebbene part time.
Un processo evolutivo che da un lato premierebbe i lavoratori e dall’altro evidenzierebbe l’umanità delle imprese pronte a stendere una mano a chi non chiede altro che di operare continuativamente con dignità. Una battaglia pacifica da combattere per le forze sociali, un traguardo che sarebbe bello raggiungere insieme agli stessi datori di lavoro magari calendarizzando gli ingressi a tempo indeterminato nei circuiti produttivi.
Per quanto riguarda gli stagionali la disponibilità a ricoprire diverse mansioni, a formarsi professionalmente in tempi utili e persino a spostarsi geograficamente parlando è incondizionata. Il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha più volte sottolineato la necessità di combattere l’illegalità in realtà a rischio come quella partenopea partendo proprio dall’adeguata scolarizzazione, dall’occupazione e dalla sana aggregazione con particolare riferimento ai giovani.
Crescere insieme: questo lo slogan che dovrebbe caratterizzare il modus operandi di importanti aziende operanti sul territorio che spesso dispongono di un bacino di operatori stagionali di tutto rispetto. Persone umili e determinate a offrire il proprio concreto contributo all’ottimizzazione dei servizi offerti dalle società di riferimento. In sintesi: legalità, lavoro e sviluppo sociale per una Napoli che deve tornare capitale del Mediterraneo nel rispetto dei diritti civili e della qualità d’esistenza dei cittadini.
Alfonso Maria Liguori