Lavoratori stagionali: una realtà da regolarizzare per la crescita della comunità

Per quanto riguarda gli stagionali la disponibilità a ricoprire diverse mansioni, a formarsi professionalmente in tempi utili e persino a spostarsi geograficamente parlando è incondizionata

Lavoratori stagionali: una realtà lavorativa da regolarizzare per la crescita qualitativa delle comunità. A Napoli come in altre località italiane sono tante le unità stagionali che con professionalità e costanza da anni contribuiscono all’efficienza di società più o meno rilevanti. Una forza lavoro che merita rispetto e attenzione da parte delle istituzioni: il destino, la vita di migliaia di uomini e donne, spesso padri e madri di famiglia, potrebbe mutare in positivo se si passasse dalla formula stagionale a contratti a tempo indeterminato sebbene part time.




Un processo evolutivo che da un lato premierebbe i lavoratori e dall’altro evidenzierebbe l’umanità delle imprese pronte a stendere una mano a chi non chiede altro che di operare continuativamente con dignità. Una battaglia pacifica da combattere per le forze sociali, un traguardo che sarebbe bello raggiungere insieme agli stessi datori di lavoro magari calendarizzando gli ingressi a tempo indeterminato nei circuiti produttivi.

Per quanto riguarda gli stagionali la disponibilità a ricoprire diverse mansioni, a formarsi professionalmente in tempi utili e persino a spostarsi geograficamente parlando è incondizionata. Il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha più volte sottolineato la necessità di combattere l’illegalità in realtà a rischio come quella partenopea partendo proprio dall’adeguata scolarizzazione, dall’occupazione e dalla sana aggregazione con particolare riferimento ai giovani.




Crescere insieme: questo lo slogan che dovrebbe caratterizzare il modus operandi di importanti aziende operanti sul territorio che spesso dispongono di un bacino di operatori stagionali di tutto rispetto. Persone umili e determinate a offrire il proprio concreto contributo all’ottimizzazione dei servizi offerti dalle società di riferimento. In sintesi: legalità, lavoro e sviluppo sociale per una Napoli che deve tornare capitale del Mediterraneo nel rispetto dei diritti civili e della qualità d’esistenza dei cittadini.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.