Arrestata truffatrice che si presentava come collaboratrice di avvocati

I malfattori, sempre un uomo ed una donna, avvicinavano le vittime mentre passeggiavano per strada e si presentavano quali incaricati di un sedicente avvocato

Carabinieri arrestano truffatrice che si presentava come collaboratrice di avvocati. Spunta il trucco del pezzo di carta nella batteria del cellulare per impedire di chiedere aiuto in tempo. I carabinieri della Stazione di Marianella dopo articolate indagini hanno tratto in arresto su ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Napoli Quintiliano Margherita, 59 anni, ritenuta responsabile di rapina e di truffa aggravata ad anziani.

Le indagini, che sono iniziate lo scorso autunno a seguito di un raggiro perpetrato ai danni di una anziana della zona nord della città, si sono concentrate su truffe messe in essere con identico modus operandi: i malfattori, sempre un uomo ed una donna, avvicinavano le vittime mentre passeggiavano per strada e si presentavano quali incaricati di un sedicente avvocato.




A quel punto la truffa poteva essere consumata inscenando due situazioni: il figlio della vittima doveva pagare una somma di denaro quale anticipo di spese legali per un sinistro stradale in cui era rimasto coinvolto oppure il figlio della vittima doveva ricevere una ingente somma di denaro a titolo di rimborso, ma per poterla avere era necessario pagare subito le spese legali.

I carabinieri della Stazione di Marianella sono riusciti ad accertare la responsabilità della donna per due casi: il primo occorso lo scorso autunno a Miano quando Quintiliano insieme a un complice aveva avvicinato un’anziana e l’aveva convinta che il figlio era destinatario di un rimborso di 18.000 euro, ma per concludere l’iter era necessario saldare immediatamente le spese legali, 3.900 euro.




La vittima aveva detto di non averli al seguito e allora Quintiliano l’aveva convinta a salire in auto accompagnandola a casa ma li, alla reazione della signora che aveva cominciato a palesare dubbi, l’aveva minacciata e, afferrati i soldi che la malcapitata teneva in un cassetto, oltre 7.000 euro, si era data alla fuga. In questo caso il reato contestato, stante le minacce, è stato quello ben più grave di rapina.

Nel secondo caso la donna insieme a un complice, a Marianella, aveva avvicinato una anziana riferendo di essere amica del figlio e che doveva avere 2.200 euro quale anticipo di spese legali per un sinistro stradale. Per rendere più verosimile la storia l’aveva fatta parlare al telefono con il sedicente figlio durante un comunicazione volutamente disturbata, tanto che la vittima, credendo di avere effettivamente parlato con il figlio, aveva acconsentito alla richiesta. A quel punto aveva accompagnato la vittima all’ufficio postale a prelevare il denaro ma sul posto, temendo che potesse chiedere aiuto, con una mossa fulminea le aveva sfilato il cellulare dalla borsa. Una volta prelevati i soldi, le aveva restituito il telefonino dicendo: “le è caduto dalla borsa mentre usciva dalla macchina”.

Nel frattempo, per avere tempo utile alla fuga dalla zona ed evitare ripensamenti, aveva isolato i contatti della batteria del telefonino con un pezzo di carta. Le indagini dei militari della Stazione di Napoli Marianella, attuate anche grazie alla visione di numerose telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di individuare la Quintiliano Margherita quale autrice della truffa e rapina in questione. La donna, già gravata da precedenti specifici, è stata tratta in arresto e sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Le indagini dei militari proseguono sia per identificare il suo complice che per appurare la responsabilità della donna in ordine ad ulteriori truffe commesse in danno di anziani.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteCircumvesuviana, arrestati dalla polizia i rapinatori terrore degli studenti
SuccessivoCapri, giovane salvato dal suicidio dalla polizia: era aggrappato ad una roccia
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.