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Circumvesuviana, arrestati dalla polizia i rapinatori terrore degli studenti

Ieri mattina gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del 29enne Pasquale Nocerino, del 18enne Francesco Fusco e del 18enne Michelangelo D’Agostino. Da diverso tempo i poliziotti stavano indagando su una rapina avvenuta sul treno della Circumvesuviana lo scorso mese di marzo.




Su un convoglio della linea Baiano Nola, i tre giovani si erano avvicinati ad un gruppo di studenti di ritorno da scuola e dopo averli schiaffeggiati si erano fatti consegnare soldi e cellulari scendendo poi alla prima fermata utile. I momenti dell’azione criminale sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza della Circumvesuviana.

I poliziotti hanno esaminato diverse immagini che hanno poi consentito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola di emettere il provvedimento restrittivo a carico dei tre giovani. Dovranno rispondere dei reati di rapina aggravata ed estorsione aggravata. Ancora una volta gli 007 della Polizia di Stato sono riusciti a risalire agli autori dell’ennesima violenza subita da giovani studenti.




Un fenomeno in crescita, un dato allarmante che tiene con il fiato sospeso migliaia di famiglie in pena per il ritorno a casa dei propri figli da scuola. Ecco perché non bisogna abbassare la guardia ma mantenere sempre alto il livello dall’allarme nei confronti di crimini vergognosi: traumatizzare e a volte malmenare violentemente un adolescente per un telefonino, magari di poco valore, e pochi spiccioli equivale a non avere alcuno scrupolo nei confronti del prossimo.

Un atteggiamento inammissibile che andrebbe penalmente perseguito con il massimo rigore, ma spesso così non è. Troppe volte dopo poche ore ci si ritrova faccia a faccia con i propri aguzzini scarcerati magari per un vizio di forma nell’arresto o per un cavillo giuridico abilmente scovato dagli avvocati difensori. Della serie: più controlli e certezza della pena per tutelare la sicurezza pubblica e la qualità d’esistenza degli onesti cittadini.

Alfonso Maria Liguori

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