Nel pomeriggio di ieri personale della Polizia Penitenziaria del Nucleo Operativo di Napoli Secondigliano ha tratto in arresto su disposizione della Procura Generale della Repubblica di Napoli Mario Bocchetti per il reato di associazione camorristica in quanto condannato ad una pena di anni 12 e mesi 8 di reclusione.
Dopo le formalità di rito Bocchetti è stato associato al Centro Penitenziario di Secondigliano. Mario Bocchetti è il fratello di Gaetano, attualmente in regime di carcere duro, operante nella zona di Secondigliano, con ruolo di spicco nell’omonimo clan Sacco Bocchetti. Continua l’opera di bonifica messa in essere dalle forze dell’ordine sul territorio e dalla magistratura. Un’epurazione mirata alla tutela della pubblica sicurezza e all’indebolimento economico dei potenti clan operanti a Napoli e nell’hinterland.
Solo infatti minando gli interessi del sistema sarà possibile ridimensionare enormemente il potere offensivo e corruttivo dello stesso. Grazie alla disponibilità economica i pezzi da 90 della mala riescono infatti a infiltrarsi in tutti gli strati della società. Finiscono così sul libro paga della camorra politici collusi, disonesti imprenditori e infedeli appartenenti alle forze di polizia.
Un fenomeno dalle proporzioni impressionanti come più volte evidenziato dalle informative della DDA: in tal senso occorre sensibilizzare le nuove leve sul tema della legalità e del rispetto dei diritti civili. L’istituzione scuola è chiamata a offrire, insieme alle associazioni e alle parrocchie, il proprio insostituibile contributo nella formazione culturale dei giovanissimi figli di una Napoli che non può subire in eterno il peso di un cancro sociale chiamato camorra.
Alfonso Maria Liguori