Terme di Stabia, l’attacco dei lavoratori: “Basta con il project financing, ascoltiamo Federterme”

castellammare terme di stabia assise contestazione“Il tempo è stato galantuomo, le verità su Terme di Stabia, stanno emergendo con assoluta chiarezza. Terme sono state portate scientemente al fallimento, per una mera visione ragionieristica, senza considerare gli effetti della chiusura (vandalismo, mancata tutela dei beni mobiliari ed immobiliari, perdita di posti di lavoro, decremento PIL cittadino). Federterme, Unione Industriali, ha spiegato che non andavano chiuse, per la valenza dei servizi termali, per l’importanza di Terme di Stabia nel panorama nazionale e non solo, si è quindi stabilito con i fatti che i lavoratori termali hanno sempre avuto ragione”. A parlare è una delegazione di lavoratori termali dopo l’incontro avuto in Regione durante la scorsa settimana.

“Abbiamo denunciato – continuano – fin dall’epoca del Commissario Prefettizio Bonadies che, vi era la necessità di tutelare un bene comune, senza se, senza ma. Gli atti commessi in danno a Terme di Stabia, sono ascrivibili a carico di coloro i quali hanno scelto di non fare, di lasciare tutto in mano ai vandali, il punto di partenza è databile Luglio 2015, perché nulla di quanto documentato dalla stampa in questi giorni, era accaduto prima di allora. Terme possono essere riconsegnate alla Città, questo il monito di Federterme, queste idee chiare e precise, diventino un mantra per l’Amministrazione Comunale. Basta con le follie dei Project, degli Advisor, sono fallimentari e fallite in partenza. Federterme, ha spiegato con dovizia le motivazioni della non fattibilità e perseguibilità, al netto delle nostre considerazioni, esplicitate e poste agli atti in Commissione Finanze”.

I termali: “Sensata la proposta di Federterme”

I termali sono convinti dopo l’incontro in Regione: “Basta con idee confuse, Noi consideriamo la proposta di Federterme, sensata, da cogliere al volo, per questo ribadiamo al Sindaco di Castellammare di Stabia, di scegliere se vuole una Città delle Acque (termale/turistica), oppure una Città del Take-away! Bisogna a nostro parere, dialogare con Federterme, Regione Campania, Invitalia, scegliere la strada dell’Avviso Pubblico, così da poter permettere con pochi lacci e lacciuoli, gli imprenditori nelle condizioni di operare nel breve, solo così il termalismo può rinascere. Siamo pronti a confrontarci, abbiamo idee a supporto, ma basta perdere tempo, i vandali, ne hanno avuto fin troppo per distruggere un pezzo della storia cittadina.

Le richieste dei termali

Sono tante le proposte dei termali: “Richiediamo alla Regione di produrre e formalizzare con un protocollo d’intesa immediato, quanto discusso il 10 Luglio c.a.; ribadiamo a Federterme di essere convinti, che Stabia non merita di essere fuori dal Termalismo, Noi saremo al loro fianco per tornare ad essere tra i primi stabilimenti termali in Italia; richiediamo agli Assessori Lepore e Palmeri, di accompagnare Terme alla ripresa, tramite azioni di supporto in ambito formativo, finalizzato al reinserimento lavorativi.

Richiediamo al Sindaco di Castellammare di Stabia, di cogliere le sollecitazioni poste sul tavolo regionale, senza tatticismi di sorta, agendo in sinergia con i lavoratori, Noi siamo sempre disponibili al dialogo; richiediamo alla Sint e quindi al Comune, di arginare le razzie sul Solaro, basterebbe solo verificare se i residui dei fondi Regionali destinati a Terme (Amministrazione Caldoro) sono ancora disponibili, viceversa siamo disponibili a trovare congiuntamente soluzioni in merito” spiegano i lavoratori di Terme di Stabia.

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