Dopo un anno dalla vittoria alle elezioni amministrative, la maggioranza che sostiene il sindaco di Castellammare, Antonio Pannullo, vive uno dei primi grandi momenti di crisi. L’area civica, ormai da tempo, ha chiesto al primo cittadino stabiese di riorganizzare le deleghe garantendo così un rimpasto di giunta necessario. Allo stesso tempo, da qualche settimana, sono tanti i malumori tra i consiglieri di maggioranza: sono sempre più frequenti le voci che si rincorrono su presunte liti pesanti tra i membri che compongono la squadra Pannullo.
Proprio ieri, secondo quanto si apprende, ci sarebbe stato un forte litigio tra un assessore in carica e un consigliere di maggioranza. Come sempre in questi casi, le voci sono state smentite ma l’aria di crisi ormai sembra aleggiare sui consiglieri a sostegno del sindaco Pannullo. La volontà delle civiche di organizzare un rimpasto, ormai, è nota e, dopo gli ultimi scossoni in maggioranza, sembra essere imminente.
Rimpasto di giunta, ecco chi rischia
A rischiare, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero tre assessori attualmente in forza alla squadra Pannullo. In primis l’assessore all’Ambiente Francesco Balestrieri che sembra essere sempre più solo a Palazzo Farnese; il vicesindaco Andrea Di Martino che rischierebbe dopo il fallimento del project financing difeso in tutte le sedi; per ultimo, una tra Giulia D’Auria e Carla Di Maio, rispettivamente con delega ai Lavori Pubblici e alla Cultura.
Non dovrebbero rischiare gli altri: Giuseppe Iozzino ha sempre l’appoggio del duo Ercolano – Esposito, Pino Rubino è uno degli assessori più vicini al Partito Democratico di Castellammare così come Annalisa Armeno (con delega all’Istruzione). La richiesta delle civiche di organizzare un rimpasto è dettata dalla volontà di riequilibrare la giunta comunale: al momento sono diversi gli assessori in forza al Partito Democratico che conta anche il Presidente del consiglio comunale, Eduardo Melisse. Solamente Giuseppe Iozzino e, in un primo momento, Carla Di Maio erano lontane dall’area Dem. Dopo le ultime vicissitudini interne alla maggioranza, prontamente smentite da parte dei diretti interessati, il rimpasto potrebbe essere garantito per fine luglio o, al massimo, per l’inizio di settembre dopo la pausa estiva.
