A seguito dell’incontro del 5 luglio scorso dell’Assessore alle Politiche Sociali, Enrico Bastolla e del Consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione, Vincenzo Passa, con i dirigenti scolastici cavesi per promuovere il Decreto Dirigenziale Regionale n.6 del 29.05.2017 pubblicato sul BURC n.43 del 29 maggio 2017, anche i quattro Circoli didattici e l’Istituto comprensivo Carducci Trezza, hanno emanato ognuno il proprio bando per la selezione di soggetti da utilizzare nei servizi di pubblica utilità nell’ambito delle necessità dei singoli istituti.
Possono partecipare ai bandi scolastici coloro che sono: attualmente disoccupati e privi di alcun tipo di sostegno al reddito; residenti nel Comune o nei Comuni limitrofi distanti non oltre 30km dalla sede di svolgimento delle attività lavorative; ex percettori di indennità di sostegno al reddito scaduta dal 2014 al 2017 (in ogni caso prima dell’avvio delle attività di pubblica utilità); iscritti ai competenti Centri per l’impiego. Il progetto potrà avere una durata massima di 6 mesi, con un impegno massimo di 20 ore settimanali, pari a circa 80 ore mensili; Al soggetto utilizzato nel progetto sarà corrisposta una indennità mensile pari a € 580,14 previo accertamento della partecipazione effettiva al progetto ed in proporzione all’impegno orario previsto.
Tutti gli interessati possono rivolgersi alle segreterie delle direzioni didattiche, oppure scaricare tutte le informazioni utili, l’avviso e la domanda per partecipare alla selezione, direttamente dall’albo pretorio on line delle scuole, la scadenza è di 30 giorni dalla pubblicazione del bando e quindi intorno al 20 di agosto.
“Un ottimo risultato del quale ringraziamo le scuole – afferma l’Assessore Enrico Bastolla – che premia anche l’impegno dell’Amministrazione Servalli, dell’Assessorato alle Politiche Sociali e del Consigliere Passa nella direzione della massima collaborazione e sinergie tra le diverse Istituzioni, come abbiamo fatto con le scuole per coordinare azioni che favoriscano quante più persone disagiate. Oltre ai soggetti che hanno fatto richiesta al Comune, quindi, se ne aggiungono un’altra ottantina che potranno lavorare per sei mesi e percepire un reddito”.