Il sindaco di Castellammare, Antonio Pannullo, e il consigliere regionale, Mario Casillo, avevano promesso, alcuni mesi fa, la chiusura di tutti gli scarichi abusivi entro la fine dell’estate. Così facendo si potrebbe raggiungere la balneabilità del litorale stabiese entro due anni. Purtroppo, quando ormai luglio sta per terminare, il rivo “San Marco/Vernotico” e il “Cannetiello” continuano ad inquinare le coste e in modo particolare il tratto di mare compreso tra corso De Gasperi e la villa comunale.
Ad interessarsi del problema, come sempre, anche il Circolo locale di Legambiente Woodwardia che, con un dossier fotografico, ha illustrato lo stato dei luoghi: “Dopo la visita di Goletta Verde, la situazione sul litorale di Castellammare di Stabia peggiora. I veleni del Rivo” San Marco/Vernotico” e del Rivo “Cannetiello” continuano ad inquinare il litorale di Castellammare di Stabia. Tali fiumiciattoli raccolgono tutti gli scoli dei comuni di Pimonte, Casola, Gragnano e Castellammare di Stabia”.
“Nonostante ciò le spiagge del Corso Alcide de Gasperi e della Villa Comunale sono strapiene di bagnanti! Quanto aspetteremo ancora affinché il problema delle fogne a mare sia risolto? Il mare è una risorsa non una pattumiera” attaccano i volontari di Legambiente.
Il silenzio dell’amministrazione
Nonostante le tante denunce, non solo di Legambiente ma anche di movimenti politici, l’amministrazione Pannullo rimane in silenzio e non si espone sul problema inquinamento. Decine di turisti, con l’apertura della villa comunale, si tuffano nel mare inquinato nonostante i cartelli che vietano la balneazione.
Grossi problemi anche lungo corso De Gasperi dove ogni giorno centinaia di cittadini stabiesi si lanciano nelle acque limpide, almeno all’apparenza. L’Arpac, nei soliti controlli di inizio stagione estiva, ha evidenziato che in questa zona la presenza di batteri pericolosi è al di sopra della media, vietando di fatto il bagno. Ma a Castellammare regna l’anarchia e ogni divieto viene puntualmente violato.