Ci stanno avvelenando sotto il totale silenzio delle istituzioni locali, regionali e nazionali. I cittadini non vengono informati della gravità dell’aria
“Il tema dell’inquinamento e della qualità dell’aria, sono sempre stati argomenti, trattati e denunciati durante il mio mandato da consigliere comunale, tutto documentabile”, afferma Sergio Vaccaro. “A Volla non abbiamo grandi sversamenti di rifiuti, né di roghi tossici, tranne qualche isolato caso in via Palazziello o in via De Carolis. Eppure –continua Vaccaro – nel 2016 Volla è stata definita la città più inquinata della provincia di Napoli. Ad oggi i dati ARPAC ci dicono che a fronte dei 35 sforamenti consentiti in un anno, in sette mesi abbiamo superato i 50 sforamenti!”
Volla, dalla Terra dei Fuochi al paese dei fumi
Le polveri fini, denominate PM10, e PM2,5 sono delle particelle inquinanti presenti nell’aria che respiriamo, di cui gli effetti sulla salute possono essere molteplici.
Tra i disturbi attribuiti al particolato fine e ultrafine (PM10 e soprattutto PM2,5) vi sono patologie acute e croniche a carico dell’apparato espiratorio (asma, bronchiti, enfisema, allergia, tumori) e cardio-circolatorio (aggravamento dei sintomi cardiaci nei soggetti predisposti)
Il dato è allarmante e preoccupante, soprattutto se si considerano che i roghi tossici avvengono nei comuni limitrofi. Volla paga il caro prezzo della sua conformazione morfologica svantaggiata, e, come afferma l’ex consigliere, della negligenza delle amministrazioni locali, che in molti casi non adempiono ai loro doveri nel tutelare la terra ed i loro cittadini, attraverso bonifiche e prevenzione.
“Mercoledì 26 incontreremo il Commissario Prefettizio e tra i vari punti da discutere, la salute dei vollesi sarà il primo punto che affronteremo, ma i cittadini ci devono aiutare e sostenere” conclude nel comunicato Sergio Vaccaro.