Nove arresti nel Rione Sanità di Napoli: risposta forte dello Stato all’azione criminale sul territorio del clan Esposito-Genidoni. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e tentato omicidio.
Le indagini hanno riguardato il rione Sanità, teatro, negli ultimi mesi di numerosi conflitti a fuoco, stese, omicidi e agguati. L’attività investigativa si è basata principalmente su intercettazioni telefoniche nei confronti del boss Antonio Genidoni e di suoi fedelissimi svelando i vari ruoli degli affiliati nel gruppo camorristico e le tecniche usate per controllare criminalmente la zona. Determinanti ai fini delle indagini anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
A finire in manette oltre al ras Antonio Genidoni la madre Addolorata Spina, la moglie Vincenza Esposito, Walter Mallo (già detenuto per una condanna a 16 anni di reclusione quale capo dell’omonimo clan), Francesco Spina, Salvatore Basile, Agostino Riccio, Alessandro Daniello ed Emanuele Salvatore Esposito (questi ultimi già detenuti per l’omicidio del 22 aprile 2016 in via Fontanelle).
Il quartiere caro al principe Antonio De Curtis sembra non trovare pace tra guerre di camorra e atti intimidatori. Sangue innocente è stato versato in una lotta al predominio criminale combattuta senza pietà nel cuore storico di una città che chiede giustizia per i suoi figli.
Alfonso Maria Liguori