Sono giorni di festa a Scafati nell’ultima decade di luglio. Nella piccola “Venezia del sud” c’è aria di fermento per la festa patronale targata 2017. Alle processioni sul territorio scafatese si sono accompagnati eventi civili di eguale richiamo per la popolazione ed i cittadini dei comuni limitrofi, come la tradizionale ”sagra della mulignana” che da anni si svolge nel cuore della città.
Fuochi artificiali, giostrine nell’area antistante la villa comunale e bancarelle (tante in meno rispetto agli ultimi anni). E’ stato il celebre Enzo Avitabile a chiudere i festeggiamenti in onore della Madonna delle Vergini, patrona di Scafati.
Durante i festeggiamenti non sono mancate polemiche, particolarmente sentita dai cittadini e dai commercianti è stata la reazione all’ordinanza n°4 del 12/7/17 in materia di divieto di somministrazione di alcolici, con la quale “per salvaguardare la salute e l’incolumità pubblica di tutti i cittadini” si ritiene necessario intervenire, introducendo il divieto di vendita e somministrazione di bevande di qualsiasi gradazione alcolica da parte dei pubblici esercizi, circoli privati e negozi di vicinato.
Ma, conoscendo Scafati, quanti problemi di ordine pubblico sono stati causati dall’abuso di alcolici? Siamo sicuri che chi ci amministra conosca davvero le problematiche del nostro territorio? Sono ben altri (purtroppo) i fatti degni di nota per cui emerge un problema sicurezza.
Inoltre ordinanze di questo tipo vanno a vessare ulteriormente il commercio locale, già penalizzato da una precaria gestione dei rifiuti sul territorio e dalle mille difficoltà che ci sono nel portare avanti una attività a Scafati.
“Speriamo vivamente che le strade della città possano esser piene tutto l’anno – ci dice speranzosa una anziana residente del centro storico- e non vissute sporadicamente. Scafati è nostra anche in inverno”.
Giuseppe Raviotta