Napoli, tentativo di stupro denunciato sui social: è allarme sicurezza

"Non potevo gridare ed in tre mi tenevano ferma, per un orribile attimo ho creduto che sarei stata stuprata lì, senza neanche capire come". Alviti: "Bisogna seriamente proporre un piano sicurezza alla città"

L’Associazione “Nonunadimeno” ha diramato una testimonianza fornita da una ragazza vittima di un tentativo di stupro da parte di tre delinquenti nella centralissima via San Pasquale a Chiaia, nel cuore della movida di Napoli, tra l’indifferenza generale, tranne che di un ragazzo, a sua volta picchiato dagli stupratori, che però grazie al suo intervento è riuscito a mettere in fuga.




Questo il racconto della vittima pubblicato su Facebook: “Poco fa, a Napoli, in via San Pasquale di Chiaia, sono stata aggredita. Sono uscita a buttare la spazzatura perché volevo evitare di dover uscire domani con valigia pesante e sacchettone e mentre rientravo tre stronzi si sono infilati con me nel portone. Mi hanno tappato la bocca e spinto in un angolo dell’androne, che è grande e buio e pieno di anfratti e hanno cominciato a toccarmi, mettendomi le mani dappertutto. Per fortuna avevo pantaloncini e body e non sono stati capaci di aprirlo.

Non potevo gridare ed in tre mi tenevano ferma, per un orribile attimo ho creduto che sarei stata stuprata lì, senza neanche capire come. (…) Mi ha salvato un ragazzo che scendeva di casa, ha visto movimento ed è venuto a vedere. (…) Ho pensato di denunciarli, ma che senso avrebbe? Li ho a malapena intravisti, era buio, e beh, io avevo i pantaloncini corti e un body attillato e non ce l’avrei fatta a sentirmi dire ‘te la sei cercata’… Anche se non lo dicono, alcune persone (forze dell’ordine in particolare) ce l’hanno scritto negli occhi. Ma non voglio tacere”.




Per rispetto del dolore provato dalla vittima abbiamo riportato fedelmente la sua denuncia: non ci sentiamo di aggiungere altro se non ringraziare a nostra volta quell’eroico ragazzo che ha messo a repentaglio la propria vita per tutelare una donna in balia di balordi senza scrupoli.

“Bisogna seriamente proporre un piano sicurezza alla città – ha detto Giuseppe Alviti, leader del Movimento Nazionale Italiani – e invito pubblicamente de Magistris ad una seria riflessione e se ha figlie femmine di passarsi una mano sulla coscienza. Da ex magistrato sa come muoversi per attivare tutti gli altri organi istituzionali. Il sottoscritto, come sempre, pone gratuitamente a disposizione della macchina comunale la sua disponibilità per intensificare un piano programmatico e costruttivo onde arginare tale problema distruttivo e infamante”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.