Gragnano, 1000 pazienti curati al reparto Epatologia. Longobardi: “Siamo un esempio”

gragnano“L’ospedale di Gragnano è oggi il simbolo della nuova sanità in Campania. Nel reparto di Epatologia diretto dal dottor Carmine Coppola è stato raggiunto il grande traguardo di 1000 pazienti curati e guariti dall’epatite. Con il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, sempre oggi, abbiamo visto tutti i reparti di eccellenza sanitaria dell’ospedale unitamente all’Epatologia, ovvero la Terapia del Dolore e Cure palliative (primario dottor Biagio Galizia) e l’Umaca-Oncologia (guidato dottoressa Maddalena Bianco)” esordisce così il consigliere regionale Alfonso Longobardi dopo la visita di questa mattina del Governatore della Regione Campania, De Luca.

Presenti questa mattina, in compagnia del Governatore De Luca e del consigliere Longobardi, anche i direttori generale dell’Asl Napoli 3 Sud Antonietta Costantini e sanitario Luigi Caterino, il dottore Carmine Coppola, il direttore di presidio Savio Marziani.

“In due anni di mandato – continua Longobardi – abbiamo portato la struttura sanitaria dei Monti Lattari a livelli di eccellenza e primato di rilievo assoluto. Proseguiremo su questa linea in coerenza con una seria programmazione e senza inutili promesse sulla salute dei cittadini, che invece è la nostra unica priorità. Avanti tutta con la politica dei fatti a sostegno delle nostre comunità ed al servizio dei più deboli”.

1000 pazienti curati da dottor Carmine Coppola

Anni di lavoro, intenso, tra mille difficoltà, costellato di passi in avanti e battute d’arresto, ma sempre condotto con grande entusiasmo da un’equipe di altissimo livello con tanti giovani, il supporto di una direzione aziendale che ha saputo guardare lontano e il ruolo non trascurabile delle associazioni di volontariato.

Così, un passo alla volta Gragnano è diventato un centro di riferimento per l’intero meridione per le cure innovative dell’epatite C. Fino ad arrivare al numero mille. Non certo una fredda cifra, ma un intero album di facce tristi e senza speranza che hanno potuto finalmente recuperare sorriso e serenità insieme alle proprie famiglie.

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