Raid per punire la relazione con un uomo del clan rivale. Due arresti a Torre Annunziata per il tentato omicidio di Vittorio Nappi

In manette componenti del clan Gallo-Cavalieri. La sparatoria in strada a gennaio scorso per mettere in atto una vendetta trasversale al fine di ripulire il buon nome di Francesco Gallo, infangato dalla moglie con una relazione extra coniugale con un esponente dei Gionta

Operazione scattata questa mattina a Torre Annunziata ad opera dei Carabinieri della Compagnia oplontina che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Torre Annunziata, su richiesta della locale Procura della Repubblica. A finire in manette due indagati, gravemente indiziati del tentato omicidio di Vittorio Nappi oltre che di detenzione e porto illegale di armi.

auto con fori di proiettili ospedale BoscotrecaseIl raid che aveva ferito Nappi era avvenuto lo scorso 26 gennaio nei pressi di via Cuparella. Numerosi colpi di arma da fuoco furono esplosi all’indirizzo di un’autovettura con a bordo due giovani oplontini, uno dei quali, appena ventenne, veniva colpito al torace, rimanendo gravemente ferito.

carabiniere agguato torreL’indagine condotta dal gennaio al maggio 2017 ha permesso di acquisire gravi  indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, entrambi vicini al clan camorristico “Gallo-Cavalieri”, ed uno dei quali figlio di Francesco Gallo detto “O Pisiello”, attualmente detenuto in regime di 41 bis.

carabinieri torre annunziataIl movente è stato ricondotto proprio ai dissidi familiari intercorsi tra il giovane e la famiglia della madre, rea di aver infangato il nome proprio di Francesco Gallo, a capo dell’omonimo clan, con una relazione extra coniugale con un esponente di spicco dei rivali Gionta.  Secondo gli inquirenti, il giovane aveva deciso di attuare una vendetta trasversale provando ad uccidere lo zio, fratello della madre, ma durante l’agguato ad avere la peggio fu Vittorio Nappi, che era in compagnia del vero obiettivo dell’agguato.

 

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